Antonio Bellomi, uno degli operatori di fantascienza più competenti per raccontare la storia della nostra letteratura in Italia: Antonio ha attaversato epoche eroiche, scrivendo romanzi, racconti, articoli, incontrando personaggi ed editori, lavorando come curatore e scopritore di talenti come pochi altri. Per questo motivo gli abbiamo chiesto di raccontarci le sue storie dentro la fantascienza italiana. Ne è venuto fuori una sorta di diario storico che pubblicheremo a puntate, a cominciare da oggi. Antonio Bellomi è uno dei personaggi più significativi nella fantascienza Italiana e non ha nemmeno una piccola citazione su Wikipedia! Così come il bravo autore del suo ritratto qui accanto, Giuseppe Festino! Ma chi gestisce Wikipedia?

Gino Sansoni

Gino Sansoni è stato il più incredibile, simpatico, estroso, gigionesco personaggio da me conosciuto. Nato a Rocca San Casciano, il 4 settembre 1907, morto a Milano, nel marzo 1980 è stato il primo editore con cui ho lavorato. Convinto fascista e squadrista a 14 anni, è stato tuttavia inviato al confino per contrasti con il partito dovuti al suo carattere focoso. Nel dopoguerra non ha più svolto alcuna attività politica, pur rimanendo fedele alle sue idee. Definito “Lo sfascio littorio”, non ricordo bene da chi (forse Gianni Brera) durante una serata conviviale. Amico di tutti i giornalisti milanesi, da Gianni Brera a Marco Valsecchi, aveva fondato nel 1963 la rivista Forza Milan!.

La sua attività editoriale è stata impostata soprattutto su pubblicazioni “chiuse”: per poterle leggere occorreva tagliare la copertina ed era quindi impossibile restituirle all’edicola. Tali riviste promettevano foto e racconti sexy, che di sexy avevano ben poco. Pubblicava e ripubblicava le stesse storie cambiando i titoli e – nel caso dei fumetti – spogliando e rivestendo le protagoniste.

La cosa funzionava in questo modo, Se la censura era particolarmente “cattiva” al momento, il factotum dell’ufficio, Brenno Fiumali,  lavoravano di “rosso coprente” sulle pellicole da stampa per rendere più castigati i costumi. Quando la censura diventava di manica più larga, lo stesso Brenno lavorava di sgarzino e pennello, grattando il rosso coprente e ridisegnando seni e glutei. Lo stesso lavoro in seguito l’ha svolto anche la simpatica Paola nel periodo in cui ho lavorato per questa casa editrice. E via così per più edizioni. Non per nulla la pubblicazioni edita da Sansoni più venduta nel corso di tanti anni è stata Parigi nuda, (che faceva sbavare noi ragazzini davanti alle edicole, in cui di nudo non c’era nulla, e la cui copertina, che raffigurava una biondina con un enorme (e per oggi castigatissimo) bikini a strisce, utilizzata per ben undici edizioni era stata “ripresa” (Rubata?) da un’ignota rivista francese.

Nella dodicesima e ultima edizione del 1971 fu sostituita da una certa R. M., diventata in seguito famosa giornalista sportiva grazie allo stesso Sansoni che le aveva procurato un’intervista con Gianni Rivera. Parigi nuda in realtà era nato nel 1955 come Pietà per i bambini grandi, polpettone con una torbida vicenda amorosa, che ottenne successo soltanto quando Sansoni lo ricopertinò con il titolo Parigi nuda, ripubblicandolo per i successivi sedici anni senza sostanziali differenze.

Giovanni Manca

Ma Gino Sansoni è stato anche editore di riviste di alta qualità, come il magazine a fumetti Horror e i “pocket” a esso collegati (curati prima da Alfredo Castelli, poi da ma e in seguito da Giorgio Medail); di volumi come il bellissimo cartonato a fumetti Pinocchio, un autentico capolavoro  disegnato da Giovanni Manca – il creatore di Pier Lambicchi inventore e l’Arcivernice – ; di libri “seri” come la collana Il Mistero e di altre pubblicazioni di buon livello, non solo cavalcando l’onda delle mode e sfruttando le tendenze del momento, ma innovando e cercando nuove strade. A sua moglie Angela, animatrice della Casa Editrice Astorina, va il merito di aver creato nel 1962 Diabolik, fumetto tuttora pubblicato con grande successo. Ovviamente Sansoni non poteva non sfruttare anche l’onda favorevole su cui a quell’epoca veleggiava la fantascienza, e ha pubblicato alcune rivistine più o meno demenziali come

•  Superfantascienza illustrata (1961-62)

Felyna, la donna di Marte Francis Earl (Francesco Paolo Conte)

Strani amori a Yron Planet Brown Mc Old

Le schiave degli uomini verdi J. Mark Eller

L’assalto delle silicofaghe Jane Mc Auliffe

Le figlie degli Ultracorpi Peter C. Arnold (Pier Carpi)

Nyria dello spazio Francis Earl (Francesco Paolo Conte)

I più grandi scrittori del futuro (1962)

La donna della vendetta Francis Earl (Francesco Paolo Conte)

3000: L’incubo dei Galaxiti Aa. vv.

La minaccia dei Lowal J. Mark Eller

Il terrore di Anelpis Jane Mc Auliffe

Amore 3000 Anonimo Del Xxxi Secolo

Seduzione cosmica Francis Earl (Francesco Paolo Conte)

Collana Varietas (1964)

Tutti i racconti (L’uomo di CrescenzagoLa principessa dell’asteroide, Incontro col mostro, Si chiude alle venti sono di Brenno Fiumali
), Diabolici amanti, La vergine dei mostri

I racconti del Terrore (1962-63) (storie letteralmente piratate da vari libri della Sugar)

I Racconti del Terrore 1 Aa. Vv.  I Racconti del Terrore 2 Aa. Vv. I Racconti del Terrore 3 Aa. Vv. I Racconti del Terrore 4 Aa. Vv. I Racconti del Terrore 5 Aa. Vv. I Racconti del Terrore 6 Aa. Vv. I Racconti del Terrore 7 Aa. Vv. I Racconti del Terrore 8 Aa. Vv.

I libri dell’ossessione (1972)

Racconti di morte e di terrore Edgar Allan Poe

 Ovviamente si tratta di opere che interessano solo i collezionisti e sono pressoché introvabili.

Pierlambicchi e l’Arcivernice

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ha svolto la sua attività nel campo dell’editoria per più di cinquant’anni. Ha diretto numerose testate dedicate al giallo, alla fantascienza, all’horror, al western e al fumetto. Ha scritto praticamente per ogni genere di letteratura popolare, dal giallo alla fantascienza, dal western alla narrativa per ragazzi e ha pubblicato più di trecento racconti su una miriade di periodici.