Abbiamo voluto presentare Le mie Invenzioni, di Moise, che in realtà è uno dei suoi modi di fare racconti. Un altro modo di raccontare da parte di Moise, sarebbe la rubrica “I miei Alieni,” ma per il momento esiste solo una versione per immagini della suddetta, anche se ogni immagine è così riccamente illustrata da testi, che in futuro potremo pubblicare uno o più dei suoi variopinti Alieni. Per il momento godetevi :

Jumborex

Lo strano caso del Traduttore Universale

La letteratura e il cinema di fantascienza ci hanno abituati a considerare scontate alcune utilissime invenzioni narrative: il teletrasporto, i viaggi a velocità iper-luce, robot e androidi e, non ultimo, il Traduttore Universale !

Questo geniale escamotage ci permette di saltare a piè pari pagine e pagine di laboriosi tentativi e frustranti fallimenti dedicati a imparare il linguaggio di creature di altri mondi e ci catapulta direttamente nel vivo dell’ azione: “Salve, alieno ! Portami dal tuo capo!”…

Il Traduttore Universale è quel che si definisce un classico !

Spesso non viene neppure citato: l’ appassionato di SF non si chiede neppure: ” Ma come diavolo faranno a capirsi, Terrestri e IppoBatraci Mutanti di Altair XII ? ” e, qualora un non-iniziato ( la fidanzata, il fratellino, il nonno…) ponesse la questione, verrebbe zittito con un lapidario: ” Ma è ovvio! Usano il Traduttore Universale ! “

 Come funziona un Traduttore Universale ?

Generalmente il problema di spiegare con un minimo di credibilità il funzionamento di uno strumento così miracoloso viene bellamente bypassato: “…se il Traduttore Universale viene citato, questo significa che in qualche modo funzionerà, che diamine! Non ho bisogno di sapere come funziona un forno a microonde per scaldarmi la cena! “

Quando l’Autore di turno viene messo proprio alle strette, la salvezza gli arriva dalla Spiegazione Ufficiale Preconfezionata n°1: il Traduttore Universale legge gli schemi mentali dell’ Alieno di turno e li traduce nelle idee e nei concetti corrispondenti della nostra lingua: tutto qua ! Un sapiente miscuglio di tecnologia e telepatia che, infarcite con un sapiente tecno bla bla, soddisfano anche i palati più esigenti e permettono alla storia di procedere senza cadute di stile!

Il mio amico Al Hare è quello che si definisce un palato esigente in campo fantascientifico.

Per lui una buona storia di SF deve essere innanzitutto credibile, e non c’è da stupirsi: Al è una vera testa d’ uovo, un cervellone insomma…

Collabora con il dipartimento di linguistica del M.I.T. e questa storia del Traduttore Universale è sempre stata la sua fissazione!

Al contrario del sottoscritto, Al trova la Spiegazione Ufficiale Preconfezionata assai interessante e potenzialmente attuabile.

Abbiamo passato intere serate a bere Pigato di Albenga e a discutere sul problema: un dialogo fra sordi, in verità, perché io continuavo a sostenere un punto di vista narrativo ( …è un’ idea banale e scontata, Al ! ) e lui snocciolava ipotesi scientifiche ( …ma pensa, Moise, pensa alle implicazioni di una matrice comunicativa unificata che colleghi tutte le specie senzienti dell’ universo ! Basterebbe interconnettersi al livello Akashico e…PUF! Niente più Torre di Babele !…)

Andava sempre a finire che ci si sbronzava e si chiudeva la serata cantando a squarciagola la sigla di Star Trek… Bei tempi quelli !

Poi, purtroppo, Al c’è riuscito e ha costruito un vero Traduttore Universale ! Funzionante.

Un bel giorno me lo vedo capitare in studio con uno scatolone da emigrante, malconcio e legato alla bell’e meglio con dello spago…

-“ Beh ? Ti hanno finalmente cacciato dal tuo club-dei-cervelloni ? ”

-“ Zitto! Non voglio che si sappia in giro ! I miei colleghi sono delle vere iene sulle invenzioni altrui, ma di te mi fido… eccolo! ” e con gesto plateale estrae dalla scatola un marchingegno pieno di lucine e levette che sembra appena uscito da un fumetto di Flash Gordon… o da un incubo post-prandiale di Jules Verne !

-” Bello ! Da che film arriva, ‘ Marte contro la Terra ?’ ”

Insomma, vi risparmio tutta la parte in cui io lo sfotto, lui si offende, lo prendo per matto, lui mi spiega come abbia costruito il prototipo in gran segreto ecc. ecc.

Al mi spiega che si è basato proprio sulla Spiegazione Ufficiale Preconfezionata per elaborare il suo Psico-Interprete di Percorsi Poliglotti Onnicomprensivi (P.I.P.P.O.)

P.I.P.P.O. è la realizzazione pratica del Traduttore Universale: un lettore telepatico-sinaptico che scannerizza gli schemi mentali dell’ interlocutore straniero e li ri-traduce adattandoli ai termini della nostra lingua contenuti nella sua vastissima banca dati… !

Decidiamo di provarlo subito. Un colpo di telefono al ristorante cinese sotto casa ed ecco a nostra completa disposizione uno straniero d.o.c. !

Concettina Wang, la figlia del proprietario, ci porta -oltre agli involtini primavera e alle birre tsingtao– la sua conoscenza della lingua paterna (il cinese) e del dialetto materno (un incomprensibile gramelot siculo-tunisino!)

Il Traduttore P.I.P.P.O. supera le più rosee aspettative ! Concettina Wang chiacchiera in cinese, impreca in siculo-tunisino, canticchia in cino-siciliano e si cimenta persino in una versione innominabile di ma se ghe penso…

Gli incomprensibili vocalizzi vengono sovrastati dalla voce un po’ metallica di P.I.P.P.O. che traduce puntualmente: ma se ci penso, allora io vedo il mare… ecc. ecc.

Dopo un altro paio di test (un cugino di Al, studioso di Sumero e una mia zia di Bergamo) siamo pronti per il lancio sul mercato di P.I.P.P.O., il Traduttore Universale !

Intendiamoci: non è stata una passeggiata! Abbiamo dovuto creare una società, farci conoscere, ingaggiare epici duelli legali con il Sindacato dei traduttori… Tutto questo ci ha portato via qualche annetto e molte, molte palanche, ma alla fine siamo riusciti a fare il colpo grosso:

L’ O.N.U. ci ha commissionato un sistema completo di Traduzione simultanea !

Finalmente avremmo avuto Fama, Fortuna & Gloria (& $oldi) a non finire…!

Col cavolo !

È la sera della ‘ Prima ‘ assoluta per il nostro Traduttore Universale.

Al Palazzo di Vetro, il Presidente deve tenere un discorso di benvenuto ai rappresentanti di tutti i paesi del Terzo Mondo: una dichiarazione di intenti durante la quale, probabilmente, appoggerà la proposta di riduzione dei debiti di tali paesi nei confronti delle potenze industriali…

Tappati in scomodissimi smoking, Al ed io sediamo nel palco delle autorità. Mi sento raggiante, mentre Al sembra pensieroso: “Qualcosa non va?” gli chiedo. “Naah! Solo un’ impressione… Ma lasciamo perdere!”

Un po’ meno raggiante, controllo che tutto sia a posto: i banchi degli invitati sono tutti collegati ad un Traduttore Universale tarato sulle rispettive lingue (un lavoraccio che ci ha impegnato per mesi! ), i leds lampeggiano, luce verde, tutto Okay! La Conferenza ha inizio.

– Dear guests from all the countries of the World, welcome !

La nostra consolle P.I.P.P.O. traduce diligentemente:

Carissimi ospiti di tutto il Mondo, benvenuti !

Fin qua tutto bene… convenevoli e salamelecchi vengono riportati elegantemente dall’ Inglese   allo Swahili, all’ Hindi, al Curdo… fino all’ Italiano della nostra consolle e tutta la prima parte del discorso fila liscia e gradevole, ma quando il Presidente comincia a esporre le intenzioni del suo governo nei confronti dei paesi indebitati…

– (…) we are firmly intentioned to reduce the debts your countries have with us, to help you, our fortuneless brothers, to fight poverty, famine and sickness…

( trad. siamo fermamente intenzionati a ridurre i vostri debiti con noi, per aiutare voi,i nostri fratelli meno fortunati a combattere la povertà, la fame e le malattie…)

… il Traduttore Universale, inaspettatamente, traduce in un centinaio di lingue:

– (…) non abbiamo la minima intenzione di rinunciare ai nostri soldi, brutti straccioni che non siete altro ! Avete fame, povertà e carestia ? Arrangiatevi !

Non ce ne potrebbe frega’ de meno !!!

Panico !!!

La sala delle conferenze si trasforma in una bolgia infernale e centinaia di persone cercano di afferrare il Presidente per ridurlo in polpette. In quel momento Al mi squadra trionfante: “ Ho capito cosa non mi convinceva! Il Traduttore legge gli schemi mentali, prima che questi vengano mediati e censurati dal linguaggio…”

” e…e allora?” balbetto io, con un occhio all’ uscita più vicina

” Non capisci? P.I.P.P.O. traduce ciò che la persona pensa realmente e non ciò che spesso comunica attraverso il filtro della dipomazia, dell’ ipocrisia o addirittura della menzogna…

” E’ fantastico ! –giubila il deficiente- P.I.P.P.O. non è solo un Traduttore Universale ma è anche una perfetta Macchina della Verità !!! “

Poi la folla ci travolge !

Questo è più o meno tutto. Una massiccia campagna diplomatica, cospicue mazzette e l’ azzeramento del debito dei Paesi del Terzo Mondo hanno scongiurato una Terza Guerra Mondiale, i Pesi Ricchi sono un po’ meno ricchi e il mondo si è ripreso dallo choc !

Al ed io siamo riusciti a sfuggire alle grinfie della C.I.A., dell’ F.B.I. e di non so quante altre sigle che volevano la nostra pelle semplicemente perchè Al è riuscito a completare a tempo di record un altro suo vecchio progetto: il Teletrasporto

Attualmente abitiamo su un piccolo asteroide dalle parti di Altair XII e P.I.P.P.O. ci è molto utile per conversare con i nostri vicini: una tribù di IppoBatraci Mutanti…

[singlepic id=173 w=400 h=250 float=right]Sono un po’ preoccupato: lo sciamano della tribù, un certo Crooo’Achh, ci rivolge enormi sorrisi e ripetuti gesti di pace e fratellanza, ma una sua gracidante conversazione con gli anziani del villaggio, captata da P.I.P.P.O, recita: Sembrano proprio buoni ! Preparate l’ occorrente per il banchetto…”

Cosa vorranno dire ?

FINE