
La città verrà distrutta all’alba
(1973) A Evans, cittadina rurale della Pennsylvania, un uomo impazzisce, uccide la moglie davanti ai figlioletti e dà fuoco alla sua casa. È il primo episodio di un’epidemia causata dalla fuga di un’arma batteriologica portata da un aereo militare schiantatosi nelle vicinanze. Un reparto militare, guidato dal colonnello Peckem, interviene e mette la città in quarantena, allo scopo di contenere sia l’epidemia che una fuga di notizie. Mentre per i militari si fa sempre più arduo controllare una popolazione resa folle e violenta dal virus, un gruppo di scienziati cerca una cura all’epidemia. Due pompieri, David e Clank, fuggono dalla città insieme alla fidanzata incinta di David, l’infermiera Judy, ma per loro sfuggire sia ai soldati che ai
concittadini si rivelerà una disperata lotta per la sopravvivenza. Dopo l’enorme e inaspettato successo di La notte dei morti viventi (1968), il regista George A. Romero ebbe la possibilità di realizzare una serie di progetti personali, fra cui questo The crazies. Apparentemente si tratta di un remake para-scientifico del film che diede la fame mondiale al regista, con la variante della follia “chimica” al posto della resurrezione cannibalistica. In realtà, a ben vedere, The crazies è più vicino al secondo capitolo della saga dei morti viventi, Zombi (Dawn of the dead, 1978). In comune hanno l’impostazione da action movie, e il trio di fuggitivi di The crazies ha molti punti di contatto con i quattro protagonisti di Zombi (inclusa la presenza di una donna incinta). The crazies però rispetto a entrambi ha una trama molto più complessa e articolata, con un intreccio di sotto-trame sempre ben gestito e ben dosato da Romero, che si riuniscono in un finale dalla magnifica ambiguità. Romero imprime fin da subito un montaggio serrato e un ritmo intenso, innovativi all’epoca, ma che risultano ancor oggi di grande efficacia. Inoltre costruisce una serie di personaggi credibili e
umani, e riesce a suggerire con grande sagacia la gradualità della follia in cui taluni di loro sprofondano, da buon esperto di horror: agghiacciante ad esempio il padre premuroso che si trasforma nello stupratore di sua figlia. E indimenticabile la serafica nonnina che uccide un soldato con l’uncinetto. Il film è tipicamente anni ’70 nel suo pessimismo disincantato verso le istituzioni. Il governo e i militari sono visti come incapaci di gestire danni causati da loro stessi, se non con una repressione brutale ma in fondo inefficace. Il colonnello Peckem però è un personaggio molto riuscito e sfaccettato: esecutore di ordini, ma lucido e combattuto, consapevole di poter solo contenere una situazione esplosiva e mostruosa. E gli stessi soldati, che cadono come birilli sotto gli attacchi dei “pazzi”, sono visti alla fine come vittime dello stesso sistema che annienta i comuni cittadini. La città di Evans esiste veramente, e il film fu girato lì e nelle sue vicinanze, usando gli abitanti come comparse. I soldati, chiusi in tute bianche integrali e dai visi quasi sempre coperti da maschere antigas, sono interpretate dai giovani liceali del posto. Romero interpreta la parte del presidente degli Stati Uniti, ripreso di schiena mentre parla con un gruppo di burocrati su come mascherare la notizia dell’epidemia.
Titolo USA (Orig).) | The crazies | Interpreti | Lane Carroll | ![]() |
Titolo Italiano | La città verrà distrutta all’alba | |||
Tit. Alternativo | Ecatombe | Will MacMillan | ![]() |
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Produzione | USA | |||
Anno | 1973/Col. | Harold Wayne Jones | ![]() |
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Durata | 99′ | |||
Regia | George A. Romero | Lloyd Hollar | ![]() |
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Musiche | Bruce Roberts | |||
Altri interpreti | Lynn Lowry, Richard Liberty, Richard France |
(2010)
Nel campo del fanta-horror gli anni 2000 sono stati gli anni dei remake. Nel 2010 uscì questo remake del film di George A. Romero del 1973. La regia fu affidata a Breck Eisner, che con i suoi sceneggiatori adattò e ammodernò la storia ma con radicali differenze rispetto all’originale.
L’ambientazione è spostata a Ogden Marsh nello Iowa, dove, come nell’originale, un aereo militare cade mentre trasporta un’arma batteriologica che, dispersa, causa una follia omicida fra gli abitanti contaminati della cittadina. Anche qui tre fuggitivi – lo sceriffo David, la sua fidanzata incinta, la dottoressa Judy, e il vicesceriffo Russell – cercano di sfuggire all’isolamento forzato imposto dai militari.
Mentre il film originale entra già nel vivo dell’azione, il remake ci entra per gradi, con episodi sempre più inquietanti e sanguinosi fino all’esplosione di una vera epidemia e all’intervento militare. Il film di Romero segue varie trame alternate, quello di Eisner segue un solo punto di vista, quello dei tre fuggiaschi.
Il remake ha una struttura simile, più che ai film di Romero, ai primi romanzi di James Herbert, con una sequela meccanica e in crescendo di omicidi sadico-fantasiosi, e così alla fine si risolve in uno shocker prevedibile, con i nostri che arrivano sempre tardi per salvare i personaggi secondari, ma appena in tempo per cavare dagli impicci i protagonisti, alternando omicidi efferati con espedienti suspense improbabili e telefonati (la sega anatomica impazzita, ad esempio). Per giunta il regista e il truccatore hanno la malaugurata idea di dare ai “pazzi” del titolo un look alla Walking dead, con visi emaciati e dalle vistose vene varicose.
La capacità di caratterizzazione del film originale svanisce quasi del tutto, i personaggi nel remake sono grossolani e banali. Sparisce il personaggio importantissimo del colonnello Peckem, e se i militari nell’originale avevano una certa umanità anche dietro le maschere antigas, qui sono solo comparse che sparano (nel film di Eisner per contenere l’epidemia applicano lo sterminio di massa!).
Alcune scene rimangono nelle memoria, comunque: la città vuota percorsa da una donna in bicicletta (interpretata da Lynn Lowry, una delle attrici del film del 1973), la strada disseminata di cartucce vuote a indicare un’esecuzione di massa appena compiuta, i cacciatori che passano dalle prede animali a quelle umane.
Titolo USA (Orig).) | The crazies | Interpreti | Timothy Oliphant | ![]() |
Titolo Italiano | La città verrà distrutta all’alba | |||
Produzione | USA | Radha Mitchell | ![]() |
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Anno | 2010/Col. | |||
Durata | 100′ | Joe Anderson | ![]() |
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Regia | Breck Eisner | |||
Musiche | Mark Isham | Danielle Panabaker | ![]() |
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Tratto dal film | (omonimo) di George A. Romero (1973) | |||
Altri interpreti | Christie Lynn Smith, Brett Rickaby, Preston Bailey |
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