Il premio Nebula è già stato assegnato. Quando è uscita la lista dei finalisti lo abbiamo segnalato e abbiamo anche detto di volere leggere quei libri per poterne parlare con qualche cognizione di causa.

[singlepic id=631 w=300 h=459 float=left]Nello stesso articolo ci siamo anche lanciati in una sorta di “oracolo” prevedendo un possibile successo per il romanzo “Uprooted.” L’atmosfera descritta ci ricordava da vicino il romanzo “Annihilation” che aveva vinto l’anno precedente. Evidentemente esiste una tendenza nelle preferenze del SFWA (Science Fiction Writers of America).

A lettura effettuata, però, devo ammettere che i sette romanzi selezionati non si sono rivelati di grande qualità e “Uprooted” è probabilmente la miglior scelta. La presentazione del libro faceva presagire una storia dell’orrore (Certi viaggiatori di passaggio dicono che facciamo sacrifici umani con un vero drago. Naturalmente non è così…) Infatti questo Drago è in realtà un uomo, un Mago, oltretutto di pessimo carattere. Costui ogni dieci anni sceglie una fanciulla diciasettenne: i criteri di selezione non sono noti all’inizio del libro, ma si capisce subito che la ragazza è scelta se risulta capace di operare magia, benché ne sia fino a quel momento inconsapevole. Per i successivi dieci anni la fanciulla è indottrinata ed impara verie formule magiche. Esiste un ultimo mistero, la ragazza dopo i dieci anni non ricompare più tra i suoi. Si saprà tuttavia nel libro che in quel Paese le streghe sono particolarmente ben pagate a Palazzo Reale e quindi la loro sparizione non è poi così misteriosa.

Il romanzo diventa dunque una specie di Harry Potter non per bambini, con scene abbastanza crude per il genere. Tra l’altro assistiamo a una vera, spinta scena di sesso verso la fine, il che non è cosa da tutti i giorni.

[singlepic id=624 w=300 h=450 float=right]Tra gli altri libri, una grande rivelazione è stata il romanzo “The Fifth Season,” una sorta di on the road fantascientifico che si svolge su un pianeta durissimo. La scrittrice vede quasi tutto attraverso gli occhi di tre donne, che sono anche loro dure come il pianeta e del tutto prive, o private di amore. Queste persone possiedono in grado diverso la capacità di controllare l’energia sismica, di prevedere e controllare i terremoti. Capacità derivate da un organo detto sessapine posto alla base del cervello, che sviluppa anche la possibilità di congelare le cose verso cui puntano le mani, o di trasformare in pietra gli esseri viventi…

Si tratta di un romanzo possente, violento, che lascia ferite aperte difficili da dimenticare. Se dovessi descrivere le sensazioni direi, una specie di Mad Max, o di Mondo9. Diverso da questi, ma in qualche modo imparentato.

Originale il romanzo “Barsk,” che parte come un racconto sull’al di là, ma ben presto si rivela qualcosa di molto diverso. Molto originale, a dir poco e, poiché sarà anche lui una serie, non resta che vedere cosa succederà. Ma ormai è cosa passata: il Nebula è stato assegnato e “Barsk” non ha vinto.

Per analoghi motivi non vorrei parlare del deludente “Raising Caine” che però, essendo giunto al terzo volume della serie, ha diritto a una menzione. Un romanzo di avventure spaziali poco originale e soprattutto senza alcuna empatia: un gruppo terroristico ci infastidisce per tutta la prima delle cinque parti in cui è diviso il lunghissimo romanzo (quasi 700 pagine!) La descrizione della loro ferocia è addirittura fastidiosa e dobbiamo sorbirci pagine e pagine di violenze gratuite da parte di odiosi esseri umani non terrestri! Pare che questo popolo si sia diviso dal pianeta nativo in epoche ormai dimenticate. Chi lo vorrà leggere mi farà sapere che ne pensa. Per me non doveva essere nella lista dei migliori.

[singlepic id=623 w=300 h=446 float=left]Non ho trovato nuovi stimoli nemmeno in “Ancillary Mercy,” dove Ann Leckie conclude anche qui la sua trilogia, raccontata in soggettiva da parte di un essere artificiale che non sa distinguere gli uomini dalle donne, che si considera donna e che a suo modo di vedere dunque sono tutti delle donne! Tre libri sono troppi per questa idea. Il libro partecipa anche alla selezione per i Premi Hugo.

Infine, non abbiamo letto né “Updraft,” di Fran Wilde, né “The Grace of Kings,” scritto dal cinese Ken Liu. Se sarà il caso ci ritorneremo.

[singlepic id=625 w=250 h=378 float=right]Ma ormai incombono i titoli scelti per partecipare all’Hugo Award, che sarà assegnato il 20 agosto, nel corso della MidAmericCon II, a Kansas City. Anche quest’anno ci sono le polemiche per le “interferenze” da parte dei Sad Puppies, o Rabid Puppies: rimandiamo al nostro articolo dello scorso anno per ulteriori informazioni a proposito. Secondo il sito Chaos Horizon  i Sad e Rabid Puppies hanno influenzato solo alcune categorie degli Hugo. Infatti nella lista dei romanzi (cinque titoli) solo due sono attribuibili a “fans” delle organizzazioni cosiddette “di destra”. Tra le altre cose uno di questi titoli l’ho letto e (devo confessare) mi ha divertito parecchio. si tratta di The Cinder Spires: The Aeronaut’s Windlass (Le guglie di lava e il saliscendi dell’Aeronauta) di Jim Butcher. Il primo romanzo (chiaramente) di una serie. Trovo Butcher molto divertente, quasi del tutto ignoto qui in Italia.

Interessante la pagina di File 770, un blog che parla con il cosiddetto “fandom”, cioè con gli appassionati di fantascienza. Qui sono riportati i titoli che alla fine hanno prevalso nella lista dei candidati, con in parallelo i titoli suggeriti dai Sad e dai Rabid Puppies.

I titoli scelti per l’assegnazione dei premi Hugo sono stati:

  • Ancillary Mercy di Ann Leckie
  • The Cinder Spires: The Aeronaut’s Windlass di Jim Butcher
  • The Fifth Season di K. Jemisin
  • Seveneves: A Novel di Neal Stephenson
  • Uprooted di Naomi Novik

Tre titoli hanno partecipato anche ai Nebula e solo due (The Aeronaut’s Windlass e Seveneves) non ne facevano parte. Erano due titoli suggeriti dai Sad/Rabid Puppies! Ma i Sad Puppies avevano anche proposto Uprooted e Ancillary Mercy, il che li rende molto meno reazionari.

[singlepic id=630 w=250 h=376 float=left]Per pura combinazione mi è capitato di leggere tutti questi libri meno uno: mi manca soltanto Seveneves. “A seguito di una catastrofe sulla Terra viene studiato un piano di fuga, ma purtroppo tutta l’umanità viene praticamente distrutta tranne un pugno di superstiti. Cinquemila anni dopo, su un pianeta lontano, si sono formate sette razze ben distinte che contano tre miliardi di individui: costoro si imbarcheranno per un viaggio verso un mondo profondamente mutato: la Terra!

Nel premio Nebula i Sad/Rabid Puppies non hanno alcuna influenza, per cui i due titoli che abbiamo sottolineato sono probabilmente derivati dalla sponsorizzazione degli “odiati” gruppi considerati di destra.

Eppure non so prendere una chiara posizione. Come ho già detto in lungo e in largo Jim Butcher mi diverte moltissimo. Non trovo che abbia idee particolarmente di destra, ma del resto potrei sbagliarmi di grosso.

Per concludere: vincerà anche qui Uprooted? Beh, si è già detto che è un romanzo di valore. Anche se il libro di N. K. Jemisin (The Fifth Season) è decisamente potente: se fossi un Editore li pubblicherei entrambi.

Non so: spero solo che non vinca Ann Leckie. Ma come l’anno scorso, il romanzo che mi piaceva di meno ha poi vinto il “Premio Hugo” e forse succederà proprio così anche questa volta.

Ma ne riparleremo di certo al momento della proclamazione in agosto. E forse anche prima!

Sono graditi i vostri commenti!

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.