La scrivania di Ubaldo

La scrivania di Ubaldo

Ubaldo, con aria rassegnata, pigiò un tasto del telefono fisso, sulla scrivania di pelle nera. Gli rispose la segretaria in vivavoce: «Sì, dottor Preziosi?». «Signora, tra cinque minuti faccia pure accomodare il primo candidato. Grazie». Ubaldo si occupava di...
Pensando ai cavalli

Pensando ai cavalli

Roberta, quel giorno, sembrava particolarmente afflitta. In base al viavai dei fidanzati, l’umore del brillante magistrato trentacinquenne in eterna ricerca dell’anima gemella passava spesso dalle stelle alle stalle. A volte alle “stalle” in senso letterale, e il...
La terribile perversione

La terribile perversione

La signora Santina era sposata con un uomo che lei definiva “essenziale”. Era un impiegato di banca di poche parole, né tirchio né prodigo. Si controllava nel mangiare, nel ridere e – come Santina aveva confidato una volta alla sua dirimpettaia, che si era preoccupata...
Un regalo per la cugina

Un regalo per la cugina

Leandro sollevò lo sguardo dalla “Settimana enigmistica” e vide entrare nella guardiola Gedeone, il grande gatto nero che aveva adottato sei mesi prima. Subito sobbalzò inorridito: «Gedeone! Cos’hai combinato?”. Il felino di pece aprì la bocca per rispondere e lasciò...
Povero ragazzo!

Povero ragazzo!

La mattina del 2 gennaio, Edmondo, ad ore antelucane, era stato in un luogo misterioso a farsi gonfiare un palloncino con l’elio, ci aveva legato sotto una rosa rossa e aveva lasciato scorrere la bava trasparente da pescatore in direzione della camera di Patrizia, che...
Ombrerosse

Ombrerosse

Ombrerosse era un vecchietto d’età imprecisata che abitava al terzo piano dell’interno 3. Lo chiamavano così perché trascorreva le giornate battendo sistematicamente tutte le osterie e i bar della via, bevendo “ombre”, come in Veneto si chiamano i bicchieri di vino....