Giorno 1, mercoledì 9 agosto

Suomenlinna

Avevamo prenotato un tour di Suomenlinna su un’isola di fronte alla costa di Helsinki, così siamo arrivati a Messukeskus verso mezzogiorno. Abbiamo ritirato i badge, i programmi da partecipanti e tutto il resto. Avendo già mangiato sull’isola, abbiamo vagato per le varie sale e stanze, cercando dove fossero la Green Room, l’Art Show, i Traders e Creators Alley dove avevamo prenotato un tavolo per i giorni successivi, eccetera.

I miei amici sono andati alla cerimonia di apertura, ma io sono rimasta seduta fuori anche dalle conferenze che mi interessavano perché sovraffollate. Odio la folla e alla fine ho visto una sola conferenza in tutto il programma…

Quindi li ho aspettati studiando il programma, comprando la maglietta ricordo della Worldcon (taglia small da donna di un vecchio design che il giorno dopo era esaurita) e raggiungendoli poi nell’Art Show.

Così c’è stata la mia prima conferenza…

La prima conferenza era alle 21.00, così verso le 17.00 siamo tornati all’albergo col tram n.9 a riposarci per circa un’ora. Da notare che l’organizzazione ci ha dato una tessera per i mezzi pubblici della durata della Worldcon… da queste parti non ci sarebbero mai riusciti! Abbiamo pagato il traghetto la mattina e il tram per andare a Messukeskus dal porto, poi abbiamo viaggiato gratis (o a piedi) per tutta la durata della convention.

Tornati a Messukeskus, abbiamo scoperto che i ristoranti e caffè stavano chiudendo tutti, salvo Hesburger (un Mc Donald locale) che ha finito col nutrirci tutte le sere salvo l’ultima. Dopo cena siamo andati nella Green Room a conoscere Eva L. Elasigue e abbiamo incontrato l’altro membro della conferenza, Zach Dodson, solo nella stanza stabilita.

Così c’è stata la mia prima conferenza, Scrittori e Artisti, moderata dal meraviglioso Maurizio Manzieri che aveva preparato una splendida presentazione con le nostre immagini. Peccato non mi fossi scritta niente e ho dimenticato che immagini gli avessi dato e cosa dovevo dire in merito, ma almeno non mi sono impaperata ed è finita presto.

Il tram N° 9

Gli artisti citati nella conferenza sono Shafali Anand, Cinzia di Felice, Rossana Beretta e Maurizio Manzieri, ma già che ci sono, vorrei precisare che ho lavorato anche con Cristina Fabris, Silvano Beltramo e un paio di DeviantARTisti che hanno fatto ottimi lavori.

Abbraccio di gruppo, poi siamo andati a cercare l’uscita, dato che ormai Messukeskus era chiuso e noi eravamo troppo stanchi per andare alla festa nel giardino d’inverno dell’Holiday Inn attaccato al centro convegni. Abbiamo chiesto a un trio di locali che ci ha gentilmente mostrato l’uscita dalla lobby dell’albergo che comunque si affacciava sulla strada dove si riprendeva il tram n.9 per tornare in albergo…

Giorno 2, giovedì 10 agosto

Dato che il centro congressi era così caro, abbiamo cominciato a fare la spesa alla Lidl del centro commerciale davanti alla stazione centrale che stava dietro l’albergo. Il tram n.9 fermava anche lì, quindi era comodissimo per arrivare a Messukeskus.

Sono andata alla conferenza sull’asessualità nella fantascienza, lasciando il titolo del mio libro con protagonista asessuale a una dei moderatori (non ho osato alzarmi e dirlo ad alta voce, ma lei mi ha assicurato di averlo aggiunto alla sua lista di libri consigliati), poi verso le 14.30 sono tornata a riposare in albergo.

Conferenza sulla fantascienza in Europa.

Sono tornata a Messukeskus verso le 16.00 e ho passato quasi tutto il tempo nella Green Room ad aspettare gli altri partecipanti alla seconda conferenza. Uno ci ha scritto di stare male e che mandava un amico al suo posto, la moderatrice invece l’ho conosciuta nella Green Room.

Alle 18.00 c’era quindi la conferenza sulla fantascienza in Europa con Kristina Hard (Svezia), Ju Honisch (Germania), Francesco Verso (Italia) e un giovane scrittore olandese al posto di Thomas Olde Heuvelt.

Di nuovo temo di non essere stata molto chiara e di non aver risposto a certe domande, ma ero l’unica che scrive in inglese e poi eventualmente ritraduce in italiano, e punto più sui lettori anglofoni.

Hesburger

Intendo dire che scrivo in inglese per via dei milioni di persone che lo leggono, sia come prima che come seconda lingua, non perché voglio conquistare il mercato americano, come è stato insinuato da un simpaticone nel pubblico (il quale, mi dicono, viene dal Bel Paese). Perché che ci piaccia o meno, anche se la fantascienza è nata in Europa, l’inglese è la lingua del business e della letteratura (nel cinema è soppiantato da hindi e cinese) e quindi per raggiungere più lettori possibili, scrivo in inglese.

Dopo la conferenza abbiamo cenato, indovina un po’? Hesburger, naturalmente, poi gli altri sono andati a fare la fila per bere una birra irlandese e io me ne sono tornata in albergo. Non mi piace la birra, ma ho bevuto un sacco di sidro in Finlandia!

Giorno 3, venerdì 11 agosto

Mi hanno spostato al K9, in fondo alla sala, davanti all’uscita.

Allora, questo doveva essere il mio giorno nella Creators Alley. Avevo già postato su Facebook e annunciato ovunque che sarei stata al tavolo N4, ma a causa delle file chilometriche per un certo signor Martin, quel tavolo è diventato inagibile.

Mi hanno spostato al K9, in fondo alla sala, davanti all’uscita, dove non passava nessuno. Nessuno mi ha trovata (la mia amica Judith mi ha mandato messaggi su Facebook prima di riuscire a trovarmi, perché c’erano altri palloncini argentei con la K nella sala accanto) e ho a malapena ripreso il costo del tavolo.

Per fortuna Judith mi ha fatto compagnia dopo pranzo, così il pomeriggio è andato un po’ più in fretta. Ha anche distribuito i cinquanta volantini con i cofanetti di fantasy e fantascienza che ho curato a BundleRabbit – quello di fantasy era scontato per la Worldcon, quello di fantascienza aveva un codice per scaricarlo gratuitamente da BundleRabbit, solo i primi 20, però. 

In realtà solo una persona ha usato il codice, e sospetto anche chi sia, ma non voglio fare nomi, visto che è italiano! 😉 Potrei parlare a lungo di BundleRabbit che mi ha dato l’occasione di essere in un cofanetto con autori molto più famosi di me e di avere qualche vendita extra, ma è solo per anglofoni.

Dato che non mi volevo riportare a casa i cartacei (ho pagato 30 euro per mandare il bagaglio in stiva perché pesava 13,5 kg), li ho lasciati sugli scaffali di Bookcrossing, e il giorno dopo erano spariti. Una persona mi ha pure detto “Ci sono così pochi libri in inglese che li venderai tutti!” mentre invece li ho dovuti regalare… 11 su 15!

Cena al solito posto, e poi tutti sono andati alla cerimonia degli Hugo (la fila è cominciata alle 18.00 per le 19.30), ma io me ne sono tornata in albergo, sperando di recuperare un po’ di sonno perduto…

Non ho fatto in tempo a leggere e votare prima della Worldcon e comunque ora che sto leggendo le storie più corte (i romanzi probabilmente non li leggerò mai, come non ho letto i nominati alle precedenti Worldcon per mancanza di tempo) e non ho ancora trovato nulla che mi abbia entusiasmato.

Tra l’altro, nel “pacco” con l’album ricordo della Worldcon c’era anche un libro di “weird” finlandese… e temo che il “weird” non sia per me. Mai stata fan di Poe! 😉

Giorno 4, sabato 12 agosto

La famosa maglietta acquistata al Giorno 1.

Di nuovo spesa alla Lidl prima di andare a Messukeskus. Maurizio aveva il tavolo nella Creators Alley (in teoria lo stesso mio, ma è riuscito a farsi mettere alla N) e io ho passato quasi tutto il tempo nella Fan Alley a scrivere. Ho un romanzo da finire, io!

“Novel Challenge”: scrivere 3 romanzi in 3 mesi (minimo 30.000 parole, niente massimo). I romanzi di giugno e luglio sono già consegnati, ma quello di agosto era temporaneamente interrotto dal viaggio. Alla fine ho scritto a mano circa 5000 parole che ho battuto al computer a Ferragosto!

Alle 17.00 avevo prenotato il giro gratuito “Strange and Unusual Helsinki” iniziato col solito n.9 in un negozio di modernariato, a piedi per locali italiani, americani e finalmente vichinghi e finlandesi, e finito nel pub steampunk perché si è scatenato il temporale preannunciato mentre stavamo uscendo e prima che potessimo arrivare al pub Bollywood (che era un po’ il motivo del giro per me…).

Mi sono fatta indicare come arrivare alla stazione centrale o alla metro e dopo mezzora la tempesta era finita. Tanto perché doveva durare due ore. A Roma si chiamano “sgrulloni” e in dieci minuti passano. Sigh.

Comunque il cielo è rimasto coperto quindi niente pioggia di meteore… Trovato un centro commerciale e un Hesburger vicino all’hotel e basta.

Giorno 5, domenica 13 agosto

Creators Alley

Maurizio aveva un’altra mezza giornata nella Creators Alley. Ho passato quasi tutto il tempo sempre nella Fans Alley e poi Fulvio ha avvistato George RR Martin seduto lì a rilassarsi… così sono andata a dare il cambio a Maurizio al tavolo, sapendo quanto lui ci tenesse a mostrare i suoi lavori a Mr Martin.

Per fortuna quella sezione chiudeva alle 15.00. Maurizio aveva un’ultima presentazione e di nuovo ho aspettato nei corridoi, facendo la guardia alla sua valigia e scrivendo. Siamo tornati in albergo verso le 17.00 mentre era in corso la cerimonia di chiusura, almeno siamo riusciti a prendere il 9 senza problemi.

La cena è stata al ristorante vichingo Harald che avevo avvistato la sera prima…

Le temperature erano tra i 10 e i 25°C che per me erano ideali. E ho collezionato 15 “ribbons” tipici di queste cose, un record personale (vedi foto Day 5 al tavolo di Maurizio con esposti i due libri con le sue copertine)!