On demand – Visioni del futuro è il titolo di una nuova iniziativa delle Edizioni Scudo, il particolare editore bolognese che pubblica gratuitamente ogni testo valido di tipo fantascienza, o fantasy, ma con qualche piccola differenza rispetto ad altri editori.

Abbiamo contattato Giorgio Sangiorgi, che con Luca Oleastri, gestisce le Edizioni Scudo.

Giorgio, vuoi spiegare in due parole quale sia la filosofia economica delle Edizioni Scudo?

R.: Nessuna filosofia. In Italia con i libri non si fanno soldi e con la fantascienza italiana men che meno. Il business librario ormai funziona su logiche che poco hanno a che fare con la letteratura, persino quella di intrattenimento. Edizioni Scudo, infatti, nacque quando scoprimmo che si potevano pubblicare libri senza alcun investimento, il che oggi ci permette di pubblicare libri anche se sappiamo che i lettori saranno pochissimi o nessuno.

Giusto: In pratica, se ben capisco, l’idea è di non far pagare nulla agli autori, a patto di non sborsare nulla loro stessi. Voi vi accollate un bel po’ di lavoro gratuito (dico io di alta qualità) e voi chiedete lavoro di alta qualità, ugualmente gratuito.

Ma senti, questo concorso che avete chiamato On demand, lo abbiamo presentato anche su Cose da Altri Mondi domenica scorsa e ci puoi dire in cosa consiste?

R.: Vedi, i nostri autori sono abituati molto bene. Mentre curo l’editing dei loro lavori, io realizzo anche tutte le illustrazioni necessarie, perfettamente accordate col testo. Ma una volta non era così. Le grandi riviste, che hanno fatto la storia della fantascienza USA, spesso chiedevano agli autori di scrivere racconti partendo da immagini già in loro possesso. È una bella prova di professionalità, quindi abbiamo sfidato i nostri autori a cimentarsi scrivendo in questo modo.

Secondo lo stile Edizioni Scudo, la vostra proposta non dà diritto ad alcun compenso. Non credi che questo possa scoraggiare gli scrittori chiamati alla battaglia?

R.: Noi pubblichiamo con questa formula dal 2009 e i nostri scrittori sanno che rivolgendosi ad altri il rischio è che invece di venire pagati si sentano chiedere dei soldi. Quelli che si scoraggiano, in genere, sono i giovanissimi che sognano ancora una luna che non c’è; tuttavia, nel caso di un bando come questo prevale la componente giocosa e si stanno iscrivendo molte persone che non avevo mai conosciuto prima.

On demand: Edizioni ScudoIl bellissimo poster che tu e Luca avete scelto per presentare l’iniziativa ha subito provocato delle piccole contestazioni da un certo tipo di pubblico. Il tuo articolo apparso su Cose di altri Mondi è stato segnalato su vari gruppi Facebook. Per esempio, un autore dice “Parteciperei, se non ci fossero disegni come questo, generato dall’Intelligenza Artificiale.” Si riferiva al disegno di lancio, ovviamente.

R.: Noi ormai usiamo l’intelligenza artificiale per i nostri disegni, ma non solo. Basta confrontare i disegni che faccio io, con quelli di Luca o di Dino Marsan… sono diversissimi. Il disegno scelto per la pubblicità al bando va bene com’è perché doveva richiamare la grafica degli anni 40, ma chi sta ricevendo oggi i lavori di Luca Oleastri si trova di fronte a cose di ben altra natura. E gli autori, in alcuni casi, mi hanno già mandato segnali di preoccupazione perché il livello di sfida è più alto di quanto immaginavano. Ma niente panico, so che ce la faranno.

Tu cosa pensi dell’Intelligenza Artificiale?

R.: Stiamo parlando di qualcosa che ci stava “minacciando” da anni senza che ce ne fossimo accorti. Inoltre, la tecnologia da sempre ci minaccia perché cambia le regole del gioco. Cosa che è iniziata con la rivoluzione industriale, prima, e poi è proseguita con lo sviluppo dell’informatica. Ora si avvicina il momento in cui le macchine sapranno fare praticamente tutto. Se saremo stolti questo farà crollare il nostro sistema sociale ed economico (fabbriche vuote che producono beni per clienti che non esistono); ma se saremo intelligenti questo darà modo di creare una società dove il denaro non è più veramente centrale.

Si direbbe che i lettori di fantascienza abbiano molte riserve, per non dire paure a proposito dell’intelligenza artificiale. Hai idea del perché?

R.: Si dice che quando regalarono ad Asimov una macchina da scrivere lui la buttò giù dalla finestra. Lo stesso Clarke narrò di un computer assassino perché la sua conoscenza dell’oggetto era ancora molto teorica. Anni dopo, quando iniziò ad usarlo per la sua attività, aveva già cambiato di molto la sua opinione. Personalmente ora c’è una sola cosa che mi preoccupa. Se vorremo avere robot con intelligenze artificiali saremo costretti a collegarli ai grandi mainframe dove esse sono contenute. Per noi appassionati di fantascienza, milioni di robot collegati ad un unico computer sono solo una cosa: Skynet!

Quindi, a fine di marzo prossimo venturo, raccoglierai i vari racconti, tutti piuttosto brevi, da 2 a 5 pagine e costruirai un volume. Che tipo di libro verrà fuori secondo i vostri progetti?

R.: In verità la gente ha tempo fino a marzo per aderire al bando, gli scrittori hanno, poi, fino al 31 luglio per scrivere i racconti; ad agosto impaginerò il volume per farlo uscire a settembre, quando tutti tornano dalle vacanze. Il libro sarà una delle nostre antologie, molte delle quali, come questa, uniche nel loro genere.

La grafica sarà dunque molto importante all’uscita di On demand – Visioni del futuro.

R.: Al momento si sono iscritti a partecipare più di 40 autori/autrici e la cosa non è finita. Quindi alla fine il libro sarà anche un bel libro grafico dedicato ai lavori di Luca Oleastri. Sempre che gli iscritti riescano a superare la prova, cioè… a scrivere.

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.

Sangiorgi lavora e vive a Bologna. Dopo un esordio nel campo del fumetto, ha vinto alcuni premi letterari locali per poi diventare uno degli autori e dei saggisti della Perseo Libri Il suo libro "La foresta dei sogni perduti" ha avuto un buon successo di pubblico. Ora pubblica quasi esclusivamente in digitale e alcuni suoi racconti sono stati tradotti e pubblicati in Francia e Spagna.