Stranimondi è la manifestazione credo voluta soprattutto da Silvio Sosio, ma gestita attualmente da diverse realtà. Lo scopo è quello di presentare una volta all’anno, editori che pubblicano Fantascienza, o letteratura affine. In realtà, gli espositori presenti non si limitano a gestire bancarelle di libri, ma anche di giochi e altre diavolerie di cui probabilmente non capisco nulla.
È mia netta impressione che la manifestazione non faccia alcuna distinzione tra i vari sottogeneri della Fantascienza che si sono voluti codificare abbastanza di recente, il che è una scelta perfetta. Ma naturalmente è solo il mio parere, si capisce.
Lo spunto di questo articolo, arriva però da una lunga presentazione condotta da Franco Forte, operatore ben noto tra gli appassionati di Fantascienza, in generale perché ha preso il posto del compianto Giuseppe Lippi alla guida di Urania, la famosissima rivista di Fantascienza di Mondadori. In realtà, come vedremo, in questo momento Franco Forte è una stella in grande crescita.
Nella mattina del 15 ottobre 2023, Franco prende la parola in una sala letteralmente troppo piccola per contenere tutta la gente che vorrebbe sentire le sue parole. Fortunatamente io ero arrivato per tempo assicurandomi una sedia in prima fila.
Al tavolo una bella serie di personaggi. Franco Forte rimane in piedi sulla sinistra rispetto al pubblico, e al tavolo abbiamo Franco Brambilla, il disegnatore qui (ahimè) solo per fare il tecnico al computer: non gli è riuscito per un bel po’ di collegare computer a proiettore slides, ma certo non era colpa sua, né il suo mestiere!
Gli altri di seguito al tavolo erano Dario Tonani, Davide Del Popolo Riolo, Paola Viezzi, Giuliano Cannoletta e Lorenzo Davia (pronuncia Dàvia). I primi due, scrittori ormai piuttosto affermati, gli altri i giovani che hanno vinto il Premio Urania Short dell’anno scorso.
La presenza di Tonani e di Davide Del Popolo Riolo si giustifica perché il primo è protagonista di importanti iniziative Mondadori e Davide ha vinto il Premio Urania 2022, con il romanzo Per le ceneri dei Padri.
Ma vediamo queste iniziative, che, almeno a me, non sono sembrate particolarmente straordinarie, ma invece lo sono eccome, per Franco Forte.
Si parla subito dell’intenzione di aumentare le uscite di Fantascienza in Libreria, circuito in cui, al momento, Mondadori ha gli Oscar Draghi, curati sempre da Franco Forte, a suo parere si tratterebbe “di bestioni che in realtà non si riescono a leggere, però sono belli da tenere in libreria o regalare e la gente se li compra.”
Ma le cose stanno per cambiare, dice Franco Forte e il fatto scatenante di questa rivoluzione (sic!) è che “Mondadori si rende conto, sempre più, che il canale Edicola è destinato a morire!”
Il marchio Urania è fortissimo, ma l’esperimento fatto con l’altra sezione curata da Franco Forte, cioè il Giallo Mondadori, passato dall’Edicola alla Libreria, ha dimostrato vendite eccezionali e garantite. Pare, dunque, che anche per Urania sarà fatta la medesima operazione, anche se non esiste al momento un tempo certo per questi cambiamenti totali. Al momento esiste solo un passaggio morbido, soprattutto per alcuni titoli classici.
Tra le cose di cui Franco è molto fiero, è di aver fatto delle importanti operazioni sugli autori italiani. Cita Dario Tonani, qui presente, con il romanzo Il trentunesimo giorno, pubblicato in prima uscita in formato cartonato.
Dal punto di vista editoriale, ciò significa che per libri di questo tipo sarà possibile prevedere una vita molto più lunga: esce in formato cartonato, poi ci sarà un’uscita in paperback, quindi ancora una terza uscita più popolare, tipo edicola.
L’idea, a sentir Franco Forte, è molto nuova e il romanzo sarà inserito nella serie Oscar Fantastica.
Per ciò che riguarda I Miti, sempre Oscar, cioè una serie in cui non appare apertamente, al momento, la parola Fantascienza, si tratta tipicamente volumi a basso prezzo, venduti in libreria ed è proprio qui che cominceranno a entrare alcuni Romanzi di Urania. Cose nuove, ma soprattutto grandi classici del genere. La collana avrà riportato in filigrana la parola Urania e quindi di fatto sarà una nuova collana Urania, venduta in libreria nel circuito I Miti, che sembra tirare benissimo.
Tutto questo dà lo spunto più eclatante di tutta la conferenza. Dice Franco Forte, “in tutta Mondadori, in tutta la storia di Mondadori, sappiate che non è mai esistito un Editor che si occupasse di Fantascienza! A parte i curatori storici di Urania, era tutto in gestione a Marco Rana che [ha lasciato Mondadori e] si occupava di tutto il resto, ma di Fantascienza non sapeva nulla. Per cui ero io che lo affiancavo cercando di dargli un concreto supporto. In nessuna casa editrice italiana importante esiste un Editor dedicato alla Fantascienza […] ma adesso ci sarà una strada ben precisa per la Fantascienza, con un Editor che si occuperà di Fantascienza sia per gli italiani, che per gli internazionali: cosa che fino a oggi non era mai successa […] e questo famoso Editor sono io!”
Grande contentezza del numeroso pubblico presente, che applaude.
Se devo dire la mia impressione, pur contento che una casa editrice importante abbia aperto uno spiraglio interessante per la Fantascienza, con un responsabile che vuole anche pubblicare autori italiani, mi corre l’obbligo di confessare che i gusti di Franco Forte in genere sono lontani dai miei. Non dico che questo sia un difetto, ma in genere la pensiamo diversamente.
Per quel che riguarda i romanzi presentati, non ho ancora letto né Il trentunesimo giorno di Dario Tonani e nemmeno Per le ceneri dei padri di Davide Del Popolo Riolo. Per il romanzo di Tonani abbiamo la descrizione che ne ha fatto lo stesso autore in questa occasione. Un’ambientazione che in qualche modo sembra ricordare Magritte dove appaiono nel cielo dei cadaveri volanti e qualcuno dovrà trovare il modo di riportarli sottoterra.
Franco Forte definisce il genere con un neologismo strano: eco-distopico.
Pare che al nuovo Editor piaccia molto il genere distopico ed è per questo che dico di avere gusti diversi. Al di là della riconosciuta bravura di scrittori come Dario Tonani, sembra che improvvisamente i cambiamenti climatici e i disastri ecologici siano la cosa più popolare da sfruttare nella fantascienza.
Le ceneri dei padri, di Davide Del Popolo Riolo, invece pare decisamente andare verso l’esplorazione dei sentimenti umani e della psicologia. Sono d’accordo con Davide di parlarne in un prossimo articolo, non appena avrò letto il romanzo. Franco Forte dice che si tratta di un’idea assolutamente nuova e come non fidarsi?
Olympias ha realizzato il suo sogno: vivere nella Casa-tra-le-Stelle, un’utopia di pace, tolleranza tra specie, nonviolenza e incredibili tecnologie. Tutto molto diverso da Abisso, il suo pianeta natale, in cui la violenza e la ferocia sono le uniche armi a disposizione di chi vuole sopravvivere. Quando suo padre Philippos muore, Olympias è costretta a tornare su Abisso, e questo le cambierà la vita. Impossibile proteggere se stessi e la propria famiglia, se non ci si adegua alle spietate leggi di quel pianeta. Per non soccombere, accetterà di rinunciare ai propri principi e di combattere, sfruttando il potere tecnologico acquisito nello spazio?
Penso che sia senza dubbio un bel romanzo, di genere psico-filosofico. Un argomento difficile da gestire, ma Davide ha dimostrato più volte di essere una penna davvero brillante.
nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.