John Scalzi

Come sempre abbiamo fatto, anche questa volta avevamo contattato John Scalzi per avere una sua partecipazione alla presentazione che segue. Purtroppo non abbiamo ricevuto risposta, perché forse non siamo in possesso della migliore email per raggiungerlo. Solo per motivi temporali, ci vediamo dunque costretti a parlare del suo libro, partecipante agli Hugo 2018 senza poter sentire i suoi pareri. Se dovessimo riuscire a intervistarlo in futuro ovviamente ritorneremo sull’argomento. Se qualcuno possedesse una mail sicura per contattare John Scalzi, non esiti a farcelo sapere.

Il romanzo in questione (The collapsing Empire) Il crollo dell’Impero è stato pubblicato da John Scalzi nel 2017 ed è evidentemente solo un inizio di saga spaziale a larghissimo respiro.

La storia non è la parte migliore del romanzo, perché in questo primo stralcio di racconto la parte veramente godibile è la descrizione dei personaggi principali, i dialoghi assolutamente divertenti e il fatto che si legga in un battibaleno.

Apprendiamo dunque. che, non è possibile superare la velocità della luce in questo universo di Scalzi, se non facendo viaggiare le navi spaziali in “fiumi” di sconosciuta materia, detti “Flussi” in cui queste navi sono spinte a velocità importanti. I Flussi collegano la prossimità di una stella a un’altra. Ci si entra attraverso zone speciali dette “Secche” che fanno da atrio, per così dire, al Flusso vero e proprio. Inoltre, un flusso che va dalla stella A alla stella B, non può essere utilizzato per andare dalla stella B alla stella A, per cui esisterà un altro Flusso. Almeno si spera!

Si noti anche, che la distanza di svariati anni luce si può percorrere in nove mesi nel Flusso, da una parte all’altra dell’universo conosciuto, però se qualcosa succede laggiù, ci vorranno sempre nove mesi per saperlo di qua. Infatti non esistendo nulla più veloce dei flussi, è evidente che anche le comunicazioni dovranno viaggiare a quella velocità.

Per tornare alla nostra storia, uno scienziato ha calcolato che questi Flussi si stanno esaurendo: non in qualche anno, ma in poche settimane. Era già accaduto: i Flussi collegano un’area planetaria con un’altra, ma per esempio, il Flusso che passava in prossimità della Terra è ormai esaurito da più di mille anni: nulla si sa di ciò che sia accaduto ai terrestri da un millennio a oggi! Anche un altro pianeta, Dalasyla ha subito la stessa sorte. Adesso veniamo a sapere che tutti i Flussi stanno per collassare. Veniamo a sapere che in pochi mesi non ci sarà più modo di comunicare con nessuno degli altri pianeti.

Di questi, solo uno, quello che si chiama End (Fine) posto giustamente al capolinea di ogni flusso, ha caratteristiche, diciamo, terrestri: si vive sulla superficie, si respira ossigeno. Invece, il pianeta principale, quello dell’Impero si chiama Hub (Centro) perché da lì passano tutti i Flussi, però è una roccia priva di atmosfera, con una faccia rovente sempre rivolta al sole. Lì si vive solo in cupole sotterranee, o in stazioni orbitanti. Così per gli altri pianeti dell’impero: alcuni sono giganti gassosi e si vive in satelliti costruiti in un punto di Lagrange.

La storia si snoda tra vicende diverse che collegheranno più personaggi e vari casati nobiliari: tradimenti, amorazzi, una nuova imperatrice e mille attentati. Non dirò di più, perché è troppo divertente scoprire quello che sta succedendo entrando in questo immesso affresco stellare. Qualcosa che ci riporta un po’ alle Fondazioni di Asimov o a Guerre Stellari in una scrittura divertita, fresca e assolutamente mai noiosa.

Che l’Autore si voglia un po’ prendere in giro, risulta chiaro anche dai nomi che appioppa alle navi stellari: Dimmene un’altra, Se volete cantare, cantate, Signorsì, è lui il mio amore… Tutti i nomi sono poi di fatto abbreviati in Un’altra, Se volete, Signorsì

Insomma un libro davvero molto simpatico, divertente e ben scritto. John Scalzi nella sua pagina dei ringraziamenti non dice in modo preciso quanti saranno i romanzi che comporranno questa saga, tuttavia riferisce: “Come forse alcuni di voi già sanno, questo libro è il primo volume di una assurda sequenza multi libro, in un contratto multi annuale con la Tor, contratto che sono straordinariamente contento di aver ottenuto (Ehi, continuerò a scrivere almeno fino al 2027! E questo non è affatto male!)

Immagino che in un prossimo futuro ci possa essere anche una uscita cinematografica. Il che non stupirebbe granché. Ma prima di questo, magari il premio Hugo 2018?

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.