Il Poliziesco è uno dei generi preferiti, sia dai lettori, che dai cultori di film. Così ci sembra di capire consultando un po’ di statistiche abbastanza recenti, per esempio, sul sito Penna Blu. Amazon nel 2017, classificava tra i generi più letti in Italia, i Libri per bambini, poi Gialli e Thriller, i Libri di cucina, i Libri per adolescenti e ragazzi. Questi ultimi (se ben ricordo le mie esperienze) sono praticamente un regalo obbligatorio durante il periodo scolastico. Anche i libri per bambini non li scelgono di certo i bambini.

Nello stesso sito si evince come una bella fetta di operatori editoriali sia poco d’accordo nel suddividere i lettori per generi. Infatti, molti ritengono che le scelte siano basate soprattutto sugli autori. Può essere, ma se così fosse, allora non ci sarebbe speranza per i principianti. Nemmeno se bravi!

Comunque, sulla letteratura cosiddetta di genere, lo scrittore italiano è stato spesso considerato uno scrittore minore. In passato, ricordo come i miei conoscenti leggessero avidamente i libri di Agatha Christie, ma ignoravano che alcuni scrittori italiani scrivevano polizieschi. Tanto per chiarire, è stato solo quando sono diventato adulto che ho sentito parlare di Scerbanenco, che pure ha avuto una certa popolarità come scrittore di libri gialli, un genere, del resto, non apprezzato dai nostri scrittori importanti. E tuttavia questo è forse successo perché Scerbanenco era di origine ucraina e forse meno condizionato dalla spocchia degli scrittori italiani di allora.

Lo stesso disprezzo, ma assai peggiore, lo hanno subito quelli che hanno provato a scrivere Fantascienza in Italia. Qui, davvero, i pochi scrittori che hanno provato a cimentarsi sono stati letteralmente derisi. Fruttero e Lucentini che hanno curato la rivista di fantascienza più diffusa in Italia per molto tempo, dicevano che un disco volente non potrà mai atterrare a Lucca.

Devo dire che i miei vecchi amici che facevano fantascienza quando io ero giovane, erano molto condizionati dalla letteratura italiana classica. Mentre un pulp americano si lanciava in avventure mirabolanti, la maggior parte degli scrittori italiani si dedicava a tristi storie di natura violata, società dispotiche, smog e politica. Per quel che riguardava lo stile, la grande famiglia verghiana e la ricerca di uno stile manzoniano non avevano mai abbandonato quegli scrittori che trasudavano classicismo, lì dove il lettore voleva avventura.

Per quel che riguarda la fantascienza in Italia non siamo ancora del tutto liberi da queste tristezze. Al momento, la più parte dei racconti sono purtroppo tristi e cupi.

Se gli scrittori sono molto colpevoli per tale situazione desolante, ritengo che gli Editori non siano del tutto innocenti: sono loro, in definitiva, che scelgono cosa pubblicare.

Un discorso a parte si deve fare per gli scrittori più giovani, che hanno ormai preso l’abitudine di affezionarsi a un loro ambiente, ai loro personaggi e pubblicare i libri molto spesso in proprio. Amazon, oggi permette a chiunque di mettere facilmente in vendita un romanzo attraverso il servizio Kindle Direct Publishing. Sicché se un giovane scrittore produce un suo libro, è quasi sicuro che nel giro di sei, sette mesi te ne rifila almeno altri due per la sua prima trilogia. Molti hanno poi in mente un loro Universo e allora scriveranno solo più di quello: tutti improvvisamente dei George Lucas.

Arrivato a questo punto, mi rendo conto che cominciando a scrivere volevo parlare di tutt’altro!

L’idea era quella di fare un confronto tra Poliziesco e Fantascienza, ma poi la delusione mi ha preso la mano! Ecco che sono tornato a un argomento che è una bella parte della mia vita, ma che, come una donna troppo desiderata, non manca mai di affascinarmi, ma anche di rattristarmi quando non la capisco più.

La prossima volta parlerò delle differenze e delle similitudini tra Poliziesco e Fantascienza: lo giuro.

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.