La scomparsa di Vanni Mongini, figura emblematica della fantascienza cinematografica italiana, lascia un vuoto nel cuore di tanti. È stato un critico, scrittore e divulgatore che ha dedicato la sua vita a esplorare e condividere le meraviglie del cinema di fantascienza. La sua passione e profonda conoscenza del genere lo hanno reso un punto di riferimento per appassionati e studiosi.
Ma io voglio ricordarlo com’era allora: vigoroso, giovane, pieno di vita la prima volta che ebbi modo di incontrarlo, anche se a quel tempo non gli rivolsi nemmeno una parola.
Avevo da poco avuto modo di entrare nel mondo produttivo della Fantascienza. L’arrivo di Vittorio Curtoni all’Armenia con la rivista Robot, mi aveva fatto conoscere Vittorio che per me fu l’inizio di un’epoca personalmente ricca.
In particolare, vidi pubblicato un mio breve racconto su Robot nel 1976 e partecipai con degli amici alla nascita di una nostra fanzine che si intitolò La Bottega del Fantastico.
La prima volta che vidi Vanni fu a Milano nel febbraio del 1981 al Cinema Argentina, oggi scomparso, una storica sala cinematografica situata in Piazza Argentina, nota per la sua programmazione d’essai e per essere stata un punto di riferimento per il cinema di quartiere. Chiuse i battenti nel 1990. Oggi, non so più individuarne la posizione. È cambiato quasi tutto.
Era una domenica, ricordo e fu straordinaria.
Noi provavamo a vendere la nostra fanzine, La Bottega del Fantastico, nell’atrio del cinema accanto a un analogo banchetto di libri allestito da uno splendido Ugo Malaguti in grandissima forma.
Ricordo che mio figlio e quello di Giuseppe Festino, praticamente coetanei, correvano avanti e indietro tra atrio e sala, “C’è un grande critico adesso, magari lo volete sentire” ci avvisavano…
Vanni si presentò sul palcoscenico e io lo ricordo elegante, alto, serio, quasi distante. In quel momento era certamente il massimo divulgatore ed esperto del cinema di fantascienza esistente in Italia e forse in Europa.
Ricordo che presentò un giovane Luigi Cozzi, col suo nome de plume Lewis Coates, che era venuto apposta da Roma a proporre la sua regia del Kolossal Scontri Stellari.
Dopo quella volta, avrei perduto le tracce di Vanni per moltissimi anni.
Fino a quando produssi il blog di fantascienza Nuove Vie, che esiste anche adesso, come qualcuno sa bene.
Il blog è specializzato in letteratura di fantascienza, ché del resto per l’esperienza fatta, è l’unico argomento di cui mi sento di poter parlare.
Volendo aggiungere una rubrica sul cinema di fantascienza, mi diedi da fare per contattare Vanni: non mi conosceva, non mi aveva mai visto, non aveva idea di cosa fosse un blog!
Non ricordo come riuscii a contattarlo, ma so che la cosa non fu difficile.
I primi contatti furono piuttosto ruvidi: per ragioni che forse dipendevano da esperienze negative precedenti, Vanni era molto sospettoso. Del resto, seppi poi che molti lo avevano cacciato in qualche guaio e qualcuno aveva addirittura provato a turlupinarlo.
Questo mi fece capire perché quei modi, l’aspetto elegante e apparentemente distaccato del Cinema Argentina, con gli anni avesse assunto l’aspetto di un burbero signore, barbuto e cauto verso il prossimo. Credo ne avesse ogni diritto, ma io non avevo alcuna cattiva intenzione. Anzi!
L’idea era, appunto, di metterlo a capo di una rubrica dedicata al cinema di fantascienza su Nuove Vie. Ci vollero parecchi mesi per convincere Vanni che sotto non c’era alcun trucco, né che io volessi chiedergli dei soldi. Anche se era tuttavia chiaro che io non gli avrei dato dei soldi, che non possedevo e non possiedo.
Alla fine, anche per l’intervento della cara Manuela Menci (sua moglie), Vanni finì per convincersi che magari tutto questo poteva essere una nuova sfida e una nuova avventura!
Vanni però volle dividere Nuove Vie, da questo nuovo angolo di fantascienza: se là si parlava di letteratura, qui Vanni voleva parlare di fantascienza cinema… Ma anche, teatro… Ma anche illustrazione… Ma anche modellismo… Ma non escludiamo racconti…
Fu così che Vanni scelse anche il nome per questa nuova creatura: Cose da Altri Mondi. Un sito tuttologico sulla fantascienza.
Moltissimi sono gli interventi che Vanni ci ha lasciato sul sito: la filmografia di John Wyndham, Universo, scienza e fantasia…
In totale più di 70 articoli accuratamente selezionati da Vanni per Cose da Altri Mondi.
Dopo una partenza buona, il progetto doveva purtroppo subire l’ultimo dei guai che hanno afflitto Vanni: l’improvvisa scomparsa di Manuela! Da un momento all’altro!
Dopo questo fatto traumatico, terribile, tragico e irreparabile, Vanni non è mai più stato lo stesso.
Alla fine, mi pregava di cancellare, distruggere Cose da Altri Mondi, che forse per lui era l’ombra di Manuela e non lo poteva più guardare con l’amore che ogni sua creatura avrebbe meritato.
Ed è così, che con grande tristezza, difficoltà e dolore proviamo a sopravvivere a Vanni. Volendogli ancora moltissimo bene e dovendogli però dire che nulla di ciò che lui ha creato si merita di scomparire con lui.
Per questo ti salutiamo Vanni e quando ci rivedremo ne discuteremo con la grinta che ti riconosco da sempre.
nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.