Falce (Scythe). È un romanzo che mi ha consigliato un amico il quale, in genere, non legge fantascienza. Per ragioni che non ho indagato, gli è capitato tra le mani questo romanzo di Neal Shusterman, altro nome che personalmente non conoscevo.

Apparentemente Shusterman è uno scrittore che produce delle serie e, infatti, questo romanzo è il primo di una trilogia. I tre romanzi sono stati tradotti in Italia da Lia Tomasich, per la Mondadori.

Il secondo romanzo è Thunderhead (stesso titolo in originale), il terzo è Il Rintocco (The Toll).

Falce è stato scritto otto anni fa, nel 2016 e fin da quel momento hanno scritto che ne sarebbe stato ricavato un film. Al momento, non mi risulta che questa idea sia mai stata davvero sviluppata. Anche se si trovano alcuni trailer che parrebbero confermarla:

 

 

Falce e gli altri due titoli, sono romanzi dedicati alla categoria letteraria dei cosiddetti Young Adults, vale a dire gli adolescenti, per cui soprattutto in America, è disponibile una vasta scelta. In Europa, dopo Jules Verne ed Emilio Salgari, non credo si sia mai più sviluppato nulla sull’argomento.

Per ciò che riguarda Falce, devo dire che (a mio parere) sia il migliore dei tre.

Nelle descrizioni delle quarte di copertina si mette molto in evidenza che la storia è basata sull’enorme sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. E in effetti ha senso, perché il mondo è caduto nelle grinfie di un super computer, detto Thunderhead, il quale ha essenzialmente fatto due cose:

  • Ha eliminato la morte. Se si muore per qualsiasi ragione (malattia, assassinio, suicidio, o anche solo per divertirsi a buttarsi del decimo piano…), il computer scatena automaticamente una enorme organizzazione automatica di droni che recuperano il cadavere, lo portano nell’apposita clinica specializzata dove sarà fatto rivivere, in un massimo di tre giorni, senza alcun trauma aggiuntivo.
  • Secondo, per bilanciare senza altri particolari interventi, nascite e morti, l’IA ha organizzato un ceto speciale, detto delle Falci, persone addette a uccidere a loro scelta delle persone (le spigolano) e in questo caso Thunderhead non può intervenire: chi è spigolato, è morto per sempre!

Il primo volume però, in pratica ignora abbastanza la presenza di Thunderhead e si concentra sull’organizzazione delle Falci.

Ne spiega molto bene i complicati meccanismi, perché seguiamo le avventure di due adolescenti, Citra Terranova e Rowan Damisch, chiamati da una Falce, il Venerando Maestro Faraday, a imparare i segreti del mestiere. Il problema è che una Falce può scegliere un solo apprendista e non due! Cosa succederà a chi dei due non saprà superare il terribile esame finale?

Neal Shusterman gestisce molto bene le 415 pagine della storia, senza ripetizioni e con una buona tensione narrativa. Malgrado l’argomento decisamente macabro, il lettore non ha mai un’impressione orrorifica nella lettura. Sì, certo, assistiamo a spigolature in serie come fossero partite di pallone, ma alla fine l’autore sa trattare benissimo la tensione.

Se dovessi trovare un romanzo che possa assomigliare a questo, come ambiente, direi Hunger Games, del 2008, da cui appunto sono poi stati ricavati svariati film. Anche quello era una distopia adolescenziale che in qualche modo assomiglia molto a questa.

Ormai, come ho detto in un altro mio articolo, la fantascienza moderna ha adottato la distopia, come il suo stile più diffuso. E naturalmente, più richiesto.

Molti dei miei lettori sanno che questo non mi rende contento, ma del resto…

Un brevissimo cenno agli altri due volumi: la loro qualità non merita, a mio avviso nulla più che un rapido cenno!

Thunderhead (‘Capo di Tuono,’ sembrerebbe uno Sioux) mette finalmente in primo piano il super computer. Ma il romanzo è quasi un horror, quasi splatter.

Citra e Rowan, dal primo libro, sviluppano qui le loro avventure dopo l’esame per diventare Falci, ma tutto appare pericolosamente slegato. Qui sì, assistiamo ad ammazzamenti piuttosto terribili.

Una parola sul computer: è molto umanizzato e sembra addirittura provare pietà per un ragazzino (Greyson Tolliver) che ha sempre creduto in lui e che lui stesso ha crudelmente deciso di abbandonare.

Probabilmente più scontato e terribile per un lettore di fantascienza, è il terzo volume, Il Rintocco, in cui torna protagonista Greyson Tolliver, apparso nel secondo romanzo.

Non credo sia un caso che il titolo originale sia The Toll, e che il protagonista si chiami Tolliver! Tradurlo con ‘il rintocco,’ è stato giusto per la storia, ma in inglese Toll vuol dire anche molte altre cose, tra cui pedaggio, che negli sviluppi dell’azione ha un suo significato. La brava traduttrice non aveva speranza di far apparire questo doppio senso.

Non voglio parlare del finale, per non fare spoiler, ma anche perché la trovata non è degna di questo sviluppo, almeno per quel che io credo di capire di scrittura e di fantascienza. Se non altro, non nei termini qui proposti.

Eventualmente potrò rispondere in privato a chi volesse saper di più su questa mia presa di posizione.

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.