Questi i titoli vincitori dei Nebula 2017, a Pittsburgh. Bonnie Jo Stufflebeam ci invia il suo personale ricordo di una premiazione quasi tutta al femminile!
Romanzo (più di 40.000 parole) | All the Birds in the Sky | Charlie Jane Anders | |
Romanzo breve (17.500 parole) | Every Heart a Doorway | Seanan McGuire | |
Racconto lungo (7.500 parole) | The Long Fall Up | William Ledbetter | |
Racconto (meno di 7500 parole) | Seasons of Glass and Iron | Amal El-Mohtar | |
Trama di film | Arrival | Regia di Denis Villeneuve |
Be’, è stato davvero un grande onore entrare nelle nomination e andare a Pittsburgh alla cerimonia di premiazione della convention. Bellissimo incontrare tutti i finalisti, una grandissima gioia … come anche poter parlare con l’astronauta Kjell Lindgren specialissimo invitato che ci ha salutati parlando dell’importanza che ha avuto la fantascienza e il fantasy nella sua vita e ci ha raccontato alcune cose che ha appreso mentre lavorava sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Io non ho vinto, ma il mio amico William Ledbetter sì. Abitiamo nella medesima area ed è davvero entusiasmante pensare che un tuo vicino di casa abbia vinto un premio tanto prestigioso.
Il racconto vincitore di William è una moderna storia di fantascienza classica, se ce ne è una. Si intitola “The Long Fall Up ed è stata pubblicata sul numero di Maggio/Giugno 2016 di Fantasy & Science Fiction (si trova anche in ebook).” In un futuro in cui la gente popola tutto lo spazio, le nascite sono controllatissime; una donna decide di dimostrare che per il nascituro non c’è nessun rischio, nessuno effetto negativo a farlo nascere nello spazio. Ma la società che controlla la stazione spaziale non vuole che tale informazione sia resa pubblica e per questo inviano un uomo con il preciso compito di fermare la donna. Tuttavia, costui si accorge che la rotta della sua astronave è regolata in modo da scontrarsi con quella della donna e allora comincia ad avere seri dubbi sulle vere intenzioni della ditta che lo ha assoldato.
Chi non vince ha il diritto di rilasciare a fine cerimonia una dichiarazione da un Universo Parallelo. Nella mia dichiarazione di Universo Parallelo ho semplicemente ringraziato Scott Andrews, l’editor di Beneath Ceaseless Skies per aver pubblicato il mio racconto The Orangery: ho cercato spiegare quanto fossi orgogliosa di essere entrata in nomination. La cosa bellissima era pensare che molte persone si erano commosse a leggere il mio racconto e lo avevano votato facendolo entrare nella lista dei selezionati. Grazie.
Il mio cognome potrebbe significare "moncone di gamba". O anche "uno che abita dietro una ceppaia." Entrambi i significati mi rappresnetano abbastanza bene. A volte la gente dice cose divertenti sul mio nome: "Il miglior nome della fantascienza". lo ha detto Mur Lafferty su "metacast"; "Bonnie Jo Stufflebeam è il nome più Harry Potteriano che abbia mai sentito. Il che è stranamente appropriato, dato che le capita di fare magie sulla carta." - BestScienceFictionStories.com. Io ringrazio tutti.