Paolo Beretta ha lanciato il 31 agosto l’iniziativa di Nuove Vie per tradurre il romanzo di E. R. Mason, Deep Crossing. Al momento abbiamo ben poche adesioni e questo personalmente mi rattrista un po’. Rileggete l’articolo e vedrete che per cinque audaci lettori/traduttori ci sono a disposizione quattro libri cartacei con dedica autografa di E.R. Mason, che estrarremo alla fine dell’operazione.

Ricordo inoltre che siamo alla ricerca di un titolo italiano definitivo e di una copertina originale!

Qui di seguito riportiamo la presentazione del romanzo scritta da E. R. Mason, assieme al modulo email con cui aderire all’iniziativa. Come vedete è possibile scaricare il libro in lingua originale, per leggerlo e quindi partecipare alla traduzione italiana.

Fatevi sentire!

F.G.

Molto spesso la fantascienza prevede il futuro con sorprendente accuratezza. Per esempio, la NASA sta già provando i motori a plasma su astronavi in cui sarà sufficiente una minima spinta per dei lunghi periodi di funzionamento. Oggi quasi tutti i razzi sono del tipo “a fiamma.” Emettono cioè delle fiamme per produrre la spinta. I nuovi motori a plasma di ioni invece non produrranno fiamma: utilizzeranno l’elettricità per trasformare i gas in plasma e per generare una spinta attraverso l’emissione di ioni. Un professore universitario ha già fatto i calcoli necessari per lo sviluppo di questi stupefacenti motori elettrici spaziali, dimostrando che con questo sistema un viaggio da qui a Marte richiederebbe 39 giorni. Oltretutto l’astronave potrà accelerare a 1 G fino a metà strada per Marte, quindi voltarsi e decelerare a 1 G in tutto il resto del percorso, fornendo così la normale gravità terrestre per tutto il viaggio. Al momento l’unica limitazione all’uso di questi di motori è che è necessario disporre di una centrale elettrica di 2000 Megawatt, il che richiederebbe un impianto nucleare.

Proprio questo rivoluzionario motore al plasma ha fornito l’idea dei motori a Spinta Stellare descritti all’inizio di Deep Crossing. Nel romanzo una razza estremamente progredita chiede aiuto per recuperare un manufatto perduto nello spazio profondo. Nel periodo del romanzo la Terra ha già la capacità di viaggiare a velocità luce utilizzando due tipi di motori: il primo che può portare una nave spaziale a una velocità di poco inferiore a quella della luce, il secondo che riesce già di poco a superarla. Anche in questo caso tale ipotesi è molto vicina alla realtà scientifica attuale, in quanto sono già stati presentati e testati degli autoreattori supersonici (scramjets), apparecchi in cui l’aria viene compressa ad altissima velocità.

In Deep Crossing è l’avanzatissima razza aliena che, per l’ambizioso recupero richiesto, offre ai terresti i motori come una specie di ricompensa per chi saprà toglierli dall’imbarazzo. I precedenti incontri con la razza umana non sono sempre stati entusiasmanti e quindi si fidano solo di un uomo per questa missione: un particolare individuo che è (casualmente) uno dei migliori impiegati della Global Space Initiatives. Chi potrebbe meglio di tutti rappresentare questo personaggio?

Quasi tutti gli episodi di Deep Crossing potrebbero suggerire un aspetto degli sviluppi scientifici attuali. Voglio qui esprimere un riconoscimento alle ambiziose iniziative della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA). In tutto il racconto ci sono molti paralleli con la scienza moderna e non li dirò, lasciando agli smaliziati lettori di fantascienza che vedono il futuro in modo esteso, la possibilità di individuarli unendosi alla ciurma del Grifone, nella missione Nadir al di là dello spazio profondo.

Voglio collaborare.

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Di solito qui il profilo lo scrivono in terza persona, ma io no. Fin dall'infanzia la mia passione per viaggi spaziali e volo era fortissima, quasi dolorosa, e invece sono cresciuto in un ranch di cavalli nel Connecticut, facendo anche molti spettacoli equestri e rodei. Poi, il mio amico Bill Larson ha scoperto il rock and roll più o meno alle scuole medie e mi ha trascinato dentro, rovinando così la mia vita per sempre.