Abbiamo già presentato Barbara G. Tarn e con questo articolo proveremo a entrare un po’ meglio nel suo modo di concepire la fantascienza.
Barbara, credo io, sia poco conosciuta in Italia e molto più conosciuta all’estero, dove si dà molto da fare e dove partecipa a convention e iniziative di ogni tipo. I suoi racconti e romanzi sono quasi sempre in lingua inglese, da lei scritti direttamente per il mercato britannico e/o americano. Scrivere in inglese a livello di qualità già non è cosa di tutti, a meno di essere in qualche modo imparentati con quella cultura. Evidentemente la qualità di scrittura di Barbara in quella lingua e per lo meno molto buona!
Anche se le mie sono solo speculazioni, in quanto non ho mai letto le opere di Barbara G. Tarn in inglese e probabilmente, anche se lo facessi, non sarei in grado di giudicare pienamente la qualità di quei testi.
Ciò che posso fare è giudicare i lavori di Barbara in italiano e tale giudizio è davvero molto positivo.
Ritengo che la fantascienza sia materia di sperimentazione, ma è sempre necessario partire dalla sua insita natura di romanzo popolare. La commistione tra letteratura impegnata e viaggi spaziali, a mio parere dà solo risultati sterili, o noiose concioni. Angelo Tecnologico è il primo romanzo di una saga che promette di essere davvero corposa e, soprattutto, mai noiosa.
A questo proposito la stessa Barbara ci spiega che la saga ha un nome: «Star Minds! Trattasi di una serie di science fantasy, o forse space opera, che inizia sulla Terra del 20° secolo con Angelo Tecnologico e il suo prequel Stella Cadente, e poi si allarga a tutta la Via Lattea con l’introduzione delle varie razze… Le principali sono Umanoidi, Rettiliani, Felini e Caroidi, più razze minori e gli immancabili sangue misto.»
Affronteremo in altra parte questo argomento: infatti contiamo di pubblicare a puntate alcuni dei racconti di Barbara G. Tarn, che quindi da oggi entra tra i collaboratori di questo blog: grazie Barbara!
Non ho letto Stella Cadente, per ora, ma devo dire che Angelo Tecnologico è una piacevole sorpresa.
L’azione parte dai nostri tempi. Alcuni personaggi sono giovani delle nostre città: Daniele abita a Roma ed è lui che incontriamo nell’incipit. L’azione in questo momento si svolge come da titolo in alto, PARTE PRIMA: TERRA – 1982.
Daniele fermò la sua Fiat 127 verde oliva davanti al cancello di casa con la mente ancora presa dalla festa che si era svolta a casa di Marilena. Doveva proprio farsi dare il numero di quella Tatiana e rivederla. Spinse il bottone del telecomando, ma il cancello non si mosse.
– E te pareva – brontolò tirando fuori il mazzo delle chiavi di casa a cui era attaccata anche quella per l’apertura manuale del cancello elettrico. Il dannato telecomando era di nuovo scarico e gli toccava aprire con la chiave alle due di notte. Sbuffando, mise il cambio in folle e aprì lo sportello per raggiungere la serratura che faceva scattare il cancello automatico pensando “almeno non piove”.
Letto così, lo confesso, ho pensato: “La solita storia che cerca di coniugare amatriciana con chissà che cosa.”
Niente di più sbagliato: nel giro di poche pagine tutto cambia. Inizialmente quasi in tono divertito: un alieno entra in azione come se niente fosse. Poi comincia la girandola di avventure!
Ci spostiamo a Parigi dove raccogliamo un altro personaggio e poi via. IL romanzo ci fa venire in mente i Guardiani della Galassia, o anche Guerre Stellari anche se quasi nulla di quei titoli è riscontrabile qui. Un Impero da sconfiggere come in Guerre stellari, una serie di cattivi, di buoni e di così così. Tutto ciò che garantisce azione a tutto tondo.
Alla fine della lettura ci rendiamo conto di avere per le mani un bel po’ di personaggi e quindi capiamo subito che abbiamo assistito al nascere di una saga. Qualcuno muore subito, molti ce li porteremo dietro seguendo la fantasia di Barbara G. Tarn anche per le prossime uscite.
Devo confessare che quando Barbara ci ha regalato un racconto lungo che pubblicheremo a puntate, sono stato contento, per me, ma soprattutto per i nostri lettori.
Grazie Barbara.
Qui è uno dei posti dove poter acquistare il romanzo.
N.B.: Stiamo cercando dei disegnatori, illustratori: qualcuno che vuol farsi conoscere. Le avventure di Barbara, sono in effetti Graphic Novel già sceneggiate e pronte per la stampa! C’è qualcuno che accetta la sfida? Fatevi sotto.
nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.
Ciao Franco, ti segnalo che potrei avere un’illustratrice per i romanzi di Barbara G.Tarn. Contattami sulla mia email: [eliminata dalla redazione] Saluti Marcello
Ho ricevuto questo commento da Marcello qualche giorno fa e ho avuto un breve scambio di mail: qui il problema è che Marcello è un operatore del ramo. Ha intrapreso molte attività a livello più o meno professionale. Riporto dalla sua mail: “[Sono stato] direttore artistico di un Festival sulla Fantascienza che ha avuto varie edizioni e che riprenderò, a breve. Inoltre sono stato critico cinematografico e ho lavorato sul New Horror americano e sul cinema delle Mutazioni e la Fantascienza anglo-americana sia come critico e giornalista sia come curatore in Festival cinematografici ed audio-visivi.]
Poi confessava anche: “Ho provato a leggere i romanzi italiani e anche dei racconti ma ho l’impressione che il livello medio, confrontato ai grandi scrittori inglesi e americani, sia molto basso.”
Quindi conclude con una critica: “So che la situazione della fantascienza italiana è quasi disperata ma mi aspettavo, da parte di scrittori ed editori, maggiore responsabilità, progetti collettivi interessanti e un appeal più avanzato.”
Ringrazio Marcello, ovviamente, ma i nostri obiettivi sono davvero molto distanti. Lo scopo di Nuove-Vie è quello di promuovere autori soprattutto italiani, oltre che parlare di fantascienza con chi vuole farlo. Noi cerchiamo volontari, in verità e non cerchiamo personale, né offriamo un lavoro. In questo senso, lo confesso, non abbiamo un “serio” progetto.
Quindi caro Marcello, ben disponibile a lavorare con te, ma deve essere chiarissimo l’obiettivo critico e politico di questo sito.
Grazie.