Tempo fa abbiamo ricevuto una sua lettera decisamente inattesa. Il nostro blog era abbastanza all’inizio e ben pochi in rete lo avevano scoperto. La mail diceva:

Barbpenso che sarai sommerso da mail di autori a questo punto. Ho conosciuto Dario Tonani a Loncon. Sarò nell’articolo sugli autori indipendenti pubblicato su Robot di luglio (non so se è già uscito, Silvio Sosio mi ha intervistata un po’ di tempo fa). Io comunque sono questa qui:

Chiedo a Silvio Sosio chi sia questa Autrice e mi spiega:È una delle più vendute autrici Self published italiane, ha scritto dozzine di libri in italiano e in inglese. È stata l’unico autore italiano a parlare in un panel alla worldcon di Londra.”

Molto bene. Decido di conoscere meglio questa Autrice ed ecco cosa è venuto fuori dal nostro incontro.


Barb, come mai sei riuscita a farti invitare a parlare addirittura in una WorldCon, cosa difficilissima per un autore italiano?

[singlepic id=379 w=350 h=102 float=left]Era un panel sui fumetti, e la sala era semivuota… Prima, alla Chicon [Convention di Chicago] avevo 3 panel. Nel primo ero seduta accanto a Mike Resnick con Debora Montanari e Luigi Petruzzelli, il secondo era con Debora e Luigi in una sala piccola ma gremita, il terzo era un panel di autori GLBT [Gay, Lesbiche, Bisessuali e Transgender] che scrivono SFF  [Science Fiction & Fantasy] (e io ero l’unica etero su 5, con 2 gay, 1 lesbica e 1 donna bisex). Era la mia prima Worldcon e lì ho comprato l’accesso a Loncon su suggerimento della mia amica Judith (che è anche quella che mi ha fatto entrare nell’elenco degli ospiti perché aveva visto che c’erano altri italiani).

Quando ci hai contattato non sapevo niente di te, poi ho letto un tuo libro (Angelo Tecnologico, che presenteremo prossimamente) e ho pensato che fosse decisamente opportuno conoscerti meglio.

Ho iniziato l’avventura indipendente in inglese nel 2011, e solo l’anno scorso ho riportato in italiano alcune cose di fantasy/fantascienza. Le “storie di tutti i giorni” non vendono, ma queste sì. Dato che il mercato italiano è più piccolo, spesso la versione italiana vende più di quella inglese. Spero di riuscir a tradurre altre cose, ma le ore non bastano mai!

Dicci qualcosa di te come autrice.

Ho cominciato a scrivere a tredici anni. Quel primo racconto l’ho “riciclato” nei romanzi fantasy di Terra d’Argento (al momento non disponibili in italiano). Per tutto il 20° secolo ho scritto pensando che gli editori mi sarebbero venuti a cercare a casa! Scherzo, nella seconda metà degli anni 90, ho mandato un manoscritto all’Editrice Nord, ma è stato respinto. Ho cominciato a frequentare i saloni del libro e i corsi di scrittura creativa nel nuovo millennio. Qualcuno mi ha detto “la tua prosa sembra una buona traduzione di un autore anglofono” e così ho deciso di scrivere in inglese. Ho cominciato con le sceneggiature e, fallita la conquista di Hollywood, ho iniziato la mia carriera di autrice indipendente. Ho sempre frequentato poco qualsiasi “circolo” (sono solo su FB e su Goodreads). Non è che mi manca l’entusiasmo a farmi conoscere, è che preferisco scrivere che postare continuamente su FB la mia classifica su Amazon (come ho detto a Silvio Sosio per il servizio di Robot, ho smesso di seguire un “amico” che parlava solo di quello). In italiano ho pochi titoli, ma il totale di titoli supera i 100 – chi ha il tempo di stare dietro a tutti?

Sono un’autrice anti-DRM, [Digital Rights Management]. E non è Amazon o Apple o Kobo che impongono il DRM, sono gli editori tradizionali. I vari retailer danno l’opzione di mettere o meno il DRM.

I personaggi GLB [Gay Lesbian Bisexual] abbondano sempre nelle mie storie (soprattutto coppie M/M, anche se sono femmina).

E come mai Maschio/Maschio?

Per lo stesso motivo per cui agli uomini piacciono le coppie femmina/femmina (vedi Sprayliz di Luca Enoch).

E comunque ci sono anche donne che dicono “che schifo” (tipo Monica Bellucci in “Come mi vuoi” insieme a Vincent Cassel e Enrico Lo Verso travestito)!

Che tipo di fantascienza ti piace?

In realtà ho sempre preferito il fantasy alla fantascienza – per me fantascienza è Guerre Stellari e Star Trek…)! Ho fatto 2 Worldcon (Chicon 2012 e Loncon 2014), quindi mi sono arrivati i pacchetti per votare. In realtà ai romanzi non ci sono mai arrivata, ma i racconti spesso… non sono riuscita a finirli. Ovvero non mi piace ciò che pubblicano gli editori tradizionali e ciò che viene votato dalla SFWA (Hugo e Nebula). Poi può pure essere che sono io che ho l’animo più fantasy che fantascienza.

Mi pare che tu pensi al Fantasy come a un genere inferiore. A me piace anche il Fantasy però.

Non inferiore, diverso. C’è la magia invece della tecnologia (sono atecnologica e con la mente artistica, non scientifica). Puoi “inventare” di più (la magia non ha fondamenti scientifici o matematici). In realtà poi ho imparato a “studiare” anche per scrivere fantasy, storia soprattutto. Così Terra d’Argento è diventata più ricca, con paesi e personaggi ispirati a Africa, Giappone, India e Persia. Lo chiamo “fantasy non convenzionale per adulti” dato che non è heroic fantasy nè sword&Sorcery.

Quest’anno inizio anche una serie di fantasy storici (ovvero la storia è reale, però ci sono vari tipi di vampiri). Le Worldcon, però, anche se si dichiarano SF-F, pensano soprattutto alla fantascienza classica (la mia è space opera, anzi, la chiamo science fantasy, come dice Lucas di Guerre Stellari). Quindi alle Worldcon se non sei George RR Martin non ti si fila nessuno se scrivi fantasy!

Che ne pensi dei blog di fantascienza?

In realtà non ne seguo nessuno. Ormai per mancanza di tempo seguo solo i miei guru (Dean Wesley Smith, Kristine Kathryn Rusch, Joe Konrath). E mi sono presa una “cazziata” da Dean Wesley Smith perché non mi tengo informata (ma sono anche reduce da 4 giorni senza accesso internet a casa, con 2 ebook da ricaricare corretti e 2 workshop coi video da guardare online – vedi perché odio la fantascienza? Un po’ di magia e funziona tutto senza dipendere dalla tecnologia!). Devo riorganizzarmi e cominciare a seguire qualcuno, magari su smartphone, visto che mi è stato regalato per i miei 50 anni.

Mi capita di leggere qualcuno che dice di te: “È prolifica e abituata a giostrare più progetti contemporaneamente (una graphic novel fa compagnia alla prosa).” Che mi dici?

È la mia autobiografia, non ho nessuno che mi scrive le cartelle stampa! Comunque, sempre negli anni 90 frequentavo le fiere del fumetto e vendevo fanzines di fumetti fotocopiati. Quelle “fanze” in italiano sono fuori catalogo (i miei dieci lettori potranno rivendersele su ebay a prezzi favolosi quando sarò famosa) perché ho cambiato stile di disegno. Al momento sto completando l’ultimo capitolo di SKYBAND poi probabilmente non ne comincerò una nuova, perché gli occhi cominciano a fare cilecca e non posso imbarcarmi in lavori così lunghi. Spero di pubblicare il volume completo (330pp a colori) entro l’anno – in inglese.

Come fanzinara ero solo Barbara Tarn, poi con la conquista di Hollywood ci ho messo la G. che è l’iniziale del mio vero cognome che preferisco non divulgare. Come artista mi firmo solo Barb (questo per spiegare l’intestazione della mia pagina FB, apprò, grazie per il “mi piace”). E poi ho tenuto Barbara Sangiorgio come pseudonimo per le “storie di tutti i giorni” che ho menzionato prima, racconti e romanzi scritti nel secolo scorso che secondo me meritano di vedere la luce…

Il tuo stile di scrittura è piuttosto morbido, malgrado le battaglie e i morti ammazzati, mentre in questa intervista dai l’impressione di una certa durezza, arrabbiata… Ma tu sei così, o cosà?

Sono una zitella acida, naturalmente!

[singlepic id=385 w=150 h=200 float=right]Già: ma naturalmente noi non crediamo in questa tua ultima affermazione. Grazie. E la prossima settimana parlerò del tuo romanzo Angelo Tecnologico, che è disponibile in acquisto su tutte le piattaforme digitali.

Sì, qui trovi i disegni che ho fatto dal 2002 (all’epoca della prima stesura) al 2012. La copertina del libro versione inglese è finita su Lousy Book Covers [Copertine Schifose], così l’ho sostituita col disegno di Cristina Fabris [qui di fianco]. Se proprio vuoi vedere la Copertina Schifosa, la trovi ancora su Goodreads, perché è vietato “eliminarle” – mi hanno tolto lo status di “librarian” perchè l’ho fatto per un altro mio titolo e per altre persone).

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.