Gli Hugo Awards del 2022 sono stati consegnati il 4 settembre, mi pare accompagnati da un’indifferenza non consueta.

Digitando Premi Hugo 2022 su Google vediamo solo lunghi elenchi dei vincitori e praticamente nessun commento dai diversi blog e siti professionali che dovrebbero fare fantascienza in Italia.

Solo un sito di fumetti (Fumettologica), parla giustamente di fumetti, ma poi troviamo pochissimo altro.

Per cui, noi che ci interessiamo soprattutto di romanzi, parleremo dei romanzi e soprattutto del libro che alla fine ha vinto.

Hugo Awaeds 2022: Arkady MartineQuesta è la classifica dei sei romanzi in gara, dal primo al sesto:

  1. A Desolation Called Peace, di Arkady Martine.
  2. Light From Uncommon Stars, di Ryka Aoki.
  3. A Master of Djinn, di Djèlí Clark.
  4. The Galaxy, and the Ground Within, di Becky Chambers.
  5. She Who Became the Sun, di Shelley Parker-Chan.
  6. Project Hail Mary, di Andy Weir.

Abbiamo presentato tutti questi libri in un nostro intervento in aprile scorso, ma naturalmente senza averli letti e basandoci solo sulle quarte di copertina.

Purtroppo, la cerimonia e le aspettative degli Hugo in questo anno 2022 mi sono sembrate particolarmente scarse a tutti i livelli. Si pensi che la cerimonia finale è avvenuta solo con partecipazione in remoto.

Per via di questo strano lassismo degli Hugo, a me non è più venuto in mente che c’erano in ballo i Premi Hugo. Sicché siamo arrivati al giorno della premiazione senza accorgercene e senza aver letto nemmeno un libro di quelli in gara. Ad esclusione dei due che hanno partecipato anche ai Nebula: A Master of Djinn e A Desolation Called Peace.

Per fortuna ha vinto A Desolation Called Peace!

Personalmente mi dispiace che non sia stato dato il premio al lavoro di P. Djèlí Clark, ma devo dire che si poteva benissimo prevedere un risultato come questo.

Come ho confessato, non ho ancora letto gli altri libri in gara, ma sia A Master of Djinn, che A Desolation Called Peace, sono romanzi bellissimi.

Mentre i Genii di P. Djèlí Clark sono una novità assoluta, o quasi, nell’ambio della fantasia e della fantascienza (primo romanzo dell’Autore), di Alkady Martine avevamo letto almeno un altro libro, che tra l’altro, descrive questo stesso universo: A Memory Called Empire, che ha vinto l’Hugo del 2020.

Lo stile di Djèlí Clark è forse troppo nuovo per un pubblico così generico come quello degli Hugo, inoltre la storia è non solo Steampunk, ma anche vagamente fantasy. È facile capire che un pubblico di fantascientisti convinti e duri (per così dire) sia rimasto interdetto.

La terza posizione di Djèlí fa però bene sparare in un netto cambiamento di gusti nella popolazione mondiale della fantascienza nel non lontano futuro.

Al secondo posto si piazza questo Light From Uncommon Stars, di Ryka Aoki che non posso giudicare, ma fa parte di una scelta ormai ben definita tra i lettori americani: la fantascienza cinese! Pare che vada molto. Dopo aver letto i tre (secondo me terribili) romanzi sui Tre Corpi, confesso di non essere un entusiasta di questa letteratura.

Ma naturalmente sbaglio io: non ho letto Light From Uncommon Stars, né altri libri di fantascienza alla cinese.

Sempre senza aver letto e quindi completamente a sensazione, non leggerei né Becky Chambers, né Shelley Parker-Chan e sono abbastanza incuriosito da chi è arrivato ultimo nella selezione, cioè questo Project Hail Mary (Progetto Ave Maria) scritto da Andy Weir, l’autore di Sopravvissuto – The Martian.

Non c’è un motivo.

Per quel che riguarda la vincitrice Arkady Martine, si tratta di una conferma. Il suo ambiente imperiale è raffinato. I suoi personaggi sono indimenticabili.

Aver vinto il primo Hugo al suo esordio nel 2020 significa evidentemente una mano di grande scrittrice, che ha creato un universo difficile da dimenticare.

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.