The Sparrow, pubblicato nel 1996 e inedito in Italia, racconta la storia del prete gesuita, ricercatore e linguista Emilio Sandoz. Il brillante e carismatico sacerdote portoricano viene mandato in missione su un lontano pianeta della galassia, sul quale è stata individuata una civiltà extraterrestre. L’evangelizzazione porterà incomprensioni terribili.
The Sparrow (Il Passero) è il primo romanzo della scrittrice Mary Doria Russell con cui ha vinto l’Arthur C. Clarke Award, il James Tiptree Jr. Award, il Kurd-Laßwitz-Preis e il British Science Fiction Association Award e nel 1998 ha scritto anche un sequel, Children of God.
Il passero del titolo si riferisce al Vangelo di Matteo 10:29, quando afferma, “Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure, neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.”
Secondo notizie riportate da Variety da questo romanzo dovrebbe essere realizzata una serie televisiva.
“La fantascienza non è bella!”
“Ma questo libro è bello!”
“Be’, allora, non può essere fantascienza!”
Ho appena finito di leggere The Sparrow di Mary Doria Russell e sono andato a vedere cosa ne pensasse Wikipedia. Nella breve sezione su “Significato letterario e ricezione” (Literary significance and reception), qualcuno si era sforzato di fare le pulci al primo commento secondo cui The Sparrow non poteva essere classificato come fantascienza:
Nancy Pearl, recensendo su Library Journal, ha ritenuto che questo libro sia stato erroneamente classificato come fantascienza, e che in realtà sia “un romanzo filosofico sulla natura del bene e del male e su cosa succede quando un uomo vuole fare la cosa giusta, per le giuste ragioni, ma finisce per causare danni incalcolabili”.
Il recensore Wikipediano ci teneva a puntualizzare “che questa citazione non è tratta dalla recensione del 1996 del Library Journal su The Sparrow. La definizione secondo cui The Sparrow non sia fantascienza non nasce da una recensione, ma da un articolo pubblicato cinque anni dopo, che mirava a convincere i membri del club del libro a leggere il romanzo; l’articolo era intitolato “What Does Your Book Group Read Next?” (Adesso, che deve leggere il gruppo?)
Questo tipo di situazione è proprio ciò che più mi irrita, sicché ho modificato io stesso la voce di Wikipedia, correggendola nel modo seguente:
Nancy Pearl, in un articolo uscito sul Library Journal pubblicato cinque anni dopo l’uscita di The Sparrow, nelle raccomandazioni per il club del libro riteneva che il romanzo fosse stato erroneamente classificato come fantascienza, ma che fosse in realtà “un romanzo filosofico sulla natura del bene e del male e su cosa succede quando un uomo vuole fare la cosa giusta, per le giuste ragioni, ma finisce per causare danni incalcolabili “.
Ma ciò non bastava per annullare il danno, sicché ho dovuto aggiungere questo nuovo paragrafo (con acclusa citazione):
Tuttavia, il commento di Pearl sulla classificazione del libro come non fantascienza è in contrasto con la valutazione dell’autrice. In “Jesuits in Space”, la sua postfazione all’edizione del 20° anniversario di The Sparrow, Russell si riferisce ripetutamente al libro definendolo di fantascienza e scrive: “Nel cuore della religione, nel cuore dell’antropologia e nel cuore della fantascienza, troviamo preoccupazioni simili, anche se ci sono differenze nel tipo di storie che raccontiamo e nelle conclusioni che raggiungiamo”.
Vale anche la pena notare che tutti i premi vinti da The Sparrow (vedi successiva sezione Awards and nominations) sono specificamente premi di fantascienza.
Questa è stata la mia buona azione del giorno.
© 2023 Robert J. Sawyer
Traduzione, © 2023 Franco Giambalvo
nato a Ottawa, 29 aprile 1960 è uno scrittore di fantascienza canadese. Si definisce un autore di fantascienza hard, ma di fatto il suo interesse per la caratterizzazione e la psicologia dei personaggi è molto superiore a quello tipico di tale filone. Le sue opere hanno spesso connotazioni metafisiche.