WorldCon 2021 significa, per tutti gli appassionati di fantascienza l’evento in cui saranno assegnati i Premi Hugo: fin dal 1953 il simbolo di eccellenza per libri, film e cose di fantasia scientifica.

In genere queste premiazioni si tenevano durante l’estate, ma quest’anno, sperando di assegnare i premi con la presenza del pubblico, si è scelto di ritardare fino ad adesso: la cerimonia principale è prevista nella notte di sabato 18 dicembre, a Woodley Park, un quartiere periferico e residenziale di Washington CD. Diciamo, per chi volesse seguirla in diretta, a partire dalle due di notte del 19 in Italia.

Me lo ha ricordato pochi giorni fa, con una mail, Mary Robinette Kowal che, dopo essere già stata presidente della SFWA, Science Fiction and Fantasy Writers of America, quest’anno è la nuova presidente del DisCon III, l’organizzazione che consegnerà i premi Hugo.

Nella sua mail, Mary Robinette segnala, per chi potesse trovarsi laggiù, la possibilità di incontrarla attorno a una tazza di caffè proprio oggi, giovedì 16 dicembre. Naturalmente noi non ci saremo.

E pensiamo che sarà molto difficile, almeno per noi, esserci anche nelle prossime due WorldCon: quella del 2022 che sarà tenuta a Chicago e quella del 2023, che sarà scelta al termine di questa convention fra tre città: Chengdu, nel sudovest della Cina; Memphis, nel Tennessee e  Winnipeg, nel Manitoba, Canada.

Fin che potremo continueremo a seguire gli avvenimenti da questa scrivania.

Come molti sanno, questa rivista si interessa soprattutto dei romanzi in gara.

Quest’anno ce ne sono sei:

  1. Black Sun, Rebecca Roanhorse (Gallery / Saga Press / Solaris)
  2. The City We Became, N.K. Jemisin (Orbit)
  3. Network Effect, Martha Wells (Tor.com)
  4. Piranesi, Susanna Clarke (Bloomsbury)
  5. Harrow The Ninth, Tamsyn Muir (Tor.com)
  6. The Relentless Moon, Mary Robinette Kowal (Tor Books / Solaris)

Di questi abbiamo letto gli ultimi quattro, aiutati dal fatto che Piranesi e Harrow la Nona sono già apparsi nella traduzione italiana. Ci mancano solo i primi due, che eventualmente leggeremo a seconda della nostra pigrizia, o certamente in caso di spettacolare successo dei romanzi in questione.

Per il momento, noi teniamo soprattutto per Piranesi. Staremo a vedere, se Network Effect, che si è aggiudicato il Nebula 2020, farà man bassa anche qui, trainato dal successo mondiale di Cyberpunk e Distopie.

 

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.