Katy Blacksmith e la seconda scrittrice che ci ha contattato per la rubrica Posso chiedere un parere, lanciata a gennaio su Cose da Altri Mondi ed è un’altra delle proposte molto interessanti che abbiamo ricevute.

Kay Blacksmitrh: IL RazziatoreOggi volgiamo presentare il suo romanzo, Il Razziatore, pubblicato in proprio su Amazon.

La cosa più entusiasmante di questo romanzo sono le razze che lo abitano. Vivono assieme, ma l’autrice non rinuncia a sottolineare un po’ di razzismo qui e là: per esempio i furliani alti quasi tre metri e forti in proporzione, ricoperti di placche cornee (non abbiamo ulteriori particolari fisici per descriverli) fanno un po’ paura e in genere sono visti con sospetto da molti. Eppure, questo non succede a Mitila, ‘minuscola cittadella mineraria posta nella zona temperata di un anonimo pianeta’ dove si svolge l’azione principale: una sorta di terra franca in cui ogni razza pare trovare la sua migliore sistemazione.

Abbiamo poi i drioti, (uno solo a Mitila) razza davvero straordinaria, sono capaci di percepire i moti dell’animo di qualsiasi altra razza e, in definitiva, di modificarli.

I dadao, razza sotto il metro e cinquanta e dall’aspetto innocuo, occhi iridescenti, con una cresta di pelo che può andare dal biondo al bruno dalla sommità del capo al termine della schiena.

A un certo momento, succede che proprio a Mitila, un marok (uno degli abitanti del pianeta Rokana, ampio torace, arti forti, colorito olivastro, macchie chiare sul retro del collo, in vita e dietro le ginocchia), cerchi di rapire tre individui a bordo di una navetta spaziale di lusso. Forse rubata? Partirà da qui l’indagine su questo crimine, cominciando dalla ricerca dei padroni della navetta.

Il marok presto si rivelerà il complice del razziatore di cui il titolo.

Katy, ma tu parli molto poco dei pianeti di questa saga.

Di pianeti ne Il Razziatore ne sfioriamo alcuni: c’è quello in cui si trova la cittadella mineraria di Mitila e che forse è quello di cui definisco maggiori particolari, c’è il pianeta su cui trovano la figlia del proprietario della navetta e sul quale i personaggi restano per pochissimo tempo, ci sono i pianeti su cui si trovano le colonie driote, c’è il pianeta su cui c’è la struttura ricettiva dove Sara e Baan-ah vorrebbero trascorrere qualche giorno di vacanza, ci sono anche un paio di colonie penali, luoghi ingrati, e il pianeta che ospita il centro del mondo dei furliani.

Da questo semplice incidente nascono tutte le 546 pagine di questa storia, fatta di avventure fisiche ed esplorazioni nell’animo di tante razze immaginarie, ma meravigliosamente complete nella mente di Katy Blacksmith.

Oggi, non esploreremo più di tanto il tuo romanzo Katy. Cosa che faremo invece domenica prossima 24 marzo 2024, appunto su Cose da Altri Mondi.

Qui concluderemo provando a capire un po’ chi sei tu. Da come ti presenti mi sembri molto giovane.

Questo perché fingo benissimo. Non sono più così giovane nonostante mi piaccia essere poco seria nelle mie presentazioni. Ho passato da un po’ i 50 anni, e i capelli grigi della foto sono davvero i miei.

Sono nata in Piemonte, Katy Blacksmith è uno pseudonimo ma NON mi chiamo Caterina Fabbro e a Torino ho vissuto vent’anni. La maggior parte del tempo ho abitato non lontano da piazza Adriano e Torino mi è rimasta nel cuore: molte esperienze interessanti le ho fatte lì, incluso lo studio della Fisica e tre delle quattro scuole di arti marziali che ho frequentato.

Ora abito poco fuori Roma insieme al marito e alle nuove gatte. Non amo fotografarmi. In questo caso è intervenuto un vero artista, @Osmelfabre che ringrazio di cuore. Solo per voi!

Naturalmente vorrò seguirti e quindi fammi e facci sapere che cosa vorrai combinare.

Grazie! Ho un bel po’ di progetti e di tracce di romanzi, in mente, tra cui una saga medievale che sta nel cassetto sin dal millennio scorso. Come sempre sarà il tempo a disposizione a fare da arbitro per decidere cosa riuscirò a completare e con quale qualità editoriale. Io farò il meglio che potrò, così che i lettori possano avere a disposizione altri mondi in cui vivere, almeno fino a quando rimarranno tra le mie pagine.

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.

piemontese, sulla cinquantina, nome d'arte, poco propensa a rivelare in pubblico i suoi dati, è tuttavia una scrittrice di grande interesse e noi non serve altro per essere suoi amici. Prossimamente la risentiremo, siamo sicuri.