Luigi Cozzi è ben noto agli appassionati per le sue iniziative nella letteratura di fantascienza, ma soprattutto nel cinema di fantascienza con produzioni concepite in Italia. Come dice Wikipedia: “particolarmente attivo nel campo del cinema di fantascienza e horror.” Luigi tra l’altro ha a Roma un negozio di oggetti fantastici, libri e museo del fantastico, che condivide con Dario Argento con cui costruisce evidentemente molte passioni.

Non molti mesi fa, Luigi ha subito un preoccupante intervento al cuore, di cui (lo cofesso) non so molto, anche perché lui ha sempre dimostrato poca voglia di parlarmene. Tuttavia, visti i rsultati successivi, questa brutta storia ha funzionato come ulteriore stimolo per lui, visto che dopo un po’ di anni di vita tranquilla (dicono 27 anni!), ha infine deciso di scrivere e dirigere un nuovo film.

Ne avevamo già avuto notizia all’inizio del 2015 e ne abbiamo parlato su questo sito. A proposito del suo nuovo film Luigi Cozzi aveva detto; “Adesso sono impegnato in un nuovo film che si intitola Blood on Melies’ Moon, è una mia produzione indipendente che mischia giallo, horror e fantascienza con la storia della nascita del cinema all’inizio del 1900. Dovrebbe essere finito per il 2017.”

Poche settimane fa, in occasione del suo compleanno, ho ricontattato Luigi Cozzi per avere anche qualche altra notizia sul film e in quell’occasione Luigi mi ha detto: “Il 30 marzo il mio film viene proiettato a Roma al cinema Trevi, che è la sala gestita dalla Cineteca Nazionale/Centro Sperimentale di Cinematografia, situata in pieno centro vicino alla Fontana di Trevi. Puoi annunciarlo come notizia e pubblicare alcune foto del film. A fine marzo il film esce anche in DVD, edito dalla Profondo Rosso.”

Come ci aveva anticipato il titolo dei film è in inglese, Blood on Melies’ Moon (Sangue sulla luna di Mèliés). Nel nostro articolo di due anni fa Luigi Cozzi non ci è andato per il sottile coi “critici,” soprattutto italiani, e quindi il suo film esce originalmente in versione inglese.

Come molti certamente sapranno, Méliès è uno dei padri della cinematografia, (riconosciuto come il secondo padre del cinema, dice Wikipedia, dopo i fratelli Lumière), Tutti avranno visto l’ultima famosa scena del suo Viaggio sulla Luna, in cui un missile si infila nell’occhio della luna (da cui probabilmente il “sangue” di Luigi Cozzi.)

Non ho visto il film e quindi mi limito a riproporre le immagini che Luigi mi ha inviato e qualche cenno critico, trovato in giro per la rete:

Ha vinto il  Best Horror Movie Award allo Shawna Shea Film Festival  (Boston, USA)

BLOOD ON MELIES’ MOON
di Luigi Cozzi
1h 51′

“Tutto muove da una serie di misteriosi personaggi, storici o immaginari, collegati alle origini del cinema. Soprattutto Louis Aimé Augustin Le Prince, inventore di un processo che anticipava di alcuni anni quello dei Lumière e scomparso nel nulla a bordo di un treno. (…)

Cozzi si è messo in centro di questa tela enigmatica – come quel Ragno che una volta diresse – e ci si è messo proprio fisicamente, donando se stesso al ruolo di protagonista della vicenda, che comincia con una Apocalisse, la distruzione del nostro pianeta (forse…) da parte di una sfera fiammeggiante, e poi retrocede nel tempo fino a scoprire il Grande Disegno che prese il via due secoli fa il giorno in cui Louis Le Prince sparì senza lasciare traccia. (…)  Grandi momenti tipo un monologo allo specchio di Cozzi che riflette se la realtà siamo noi o se non siamo piuttosto le immagini che ci guardano da quell’altra parte. E un viaggio a bordo di un razzo melesiano da Roma a Parigi (…)
Blood on Melies’ Moon è davvero un’esperienza da provare: piacevole, confortevole e come mi è capitato di dire presentandolo al Cineamarcord, familiare.”
Davide Pulici su “NOCTURNO”.

“È il primo film di Luigi Cozzi’s dopo 27 anni ed è davvero delizioso. Lo interpreta lo stesso Cozzi che si troverà coinvolto in una trama imponente e ambiziosa tra universi paralleli, la storia del film di fantascienza e di un pericolo mortale.”
JOHN LLEWELLYN PROBERT

“L’ultimo film di Luigi Cozzi è, prima di ogni cosa, un atto d’amore verso un mondo che sembra non esistere più, ma di cui sentiamo la nostalgia. C’è il thrilling, il fantastico puro, l’orrore, il citazionismo più sfrenato, l’ironico e anche il comico, non ultima una voglia di mettersi in gioco in prima persona davvero notevole.”
CINEMONITOR. Osservatorio cinema

“Cozzi realizza il suo ‘Gatto nel cervello’ mettendo in scena se stesso in uno squinternatissimo ma spassoso guazzabuglio.”
DAVINOTTI

“’Blood on Méliès’ Moon’ è davvero un’esperienza da provare: piacevole, confortevole e familiare.”
NOCTURNO

“…un prodotto in grado di divertire in maniera genuina e che si stampa nella memoria.”
CINEMATOGRAPHE.IT

“L’oeuvre rassemble meme des réalisateurs italiens célèbres tels que Luigi Cozzi, Lamberto Bava et Dario Argento.”
CLUBDESMONSTRES.COM

“Un lavoro sospeso tra divertissement, viaggio all’origine del cinematografo, nostalgia del cinema di genere, e, in tutto, il ribadire che, con  ‘Viaggio nella Luna’ di Georges Méliès, la fantascienza appartiene alla nascita stessa del cinema.”
QUINLAN. RIVISTA DI CRITICA CINEMATOGRAFICA

“Un film di Cozzi dedicato a se stesso, carico di ironia e insieme di profondo amore per il cinema fantastico.”
CAINA PICTURE SHOW. IT

“ ‘Blood’ non è un film dell’orrore qualsiasi. ‘Blood’ parla del cinema e dei mondi fantastici che il regista Luigi Cozzi ama da sempre. E lo fa nel modo più surreale e visionario possibile, ai limiti della parodia.”
MOVIEVILLAGE

“Un atto d’amore nei confronti del cinema fantastico, accolto con simpatia ed entusiasmo da un folto pubblico di appassionati che ha seguito il film con piacere e divertimento, tributandogli alla fine il giusto e sincero applauso liberatorio.”
MEDIATIME NETWORK

“Un po’ horror soprannaturale, un po’ fumetto underground, un po’ mockumentary, un po’ bignamino di storia del cinema, un po’ feuilleton, un po’ science fiction dai contorni apocalittici, un po’ dark comedy, un po’ filmino delle vacanze: nel calderone Luigi Cozzi ha buttato praticamente di tutto, ma è lo spirito con cui lo ha fatto ad averci conquistati.”
CINECLANDESTINO.IT

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.