Filippo Zelli: L'assedio di Velus RodhaliaFilippo Zelli ha deciso di portare avanti un progetto che all’apparenza è davvero gigantesco e noi, gli auguriamo di riuscire nel suo formidabile intento.

Oggi vorremmo presentare e parlare con Filippo del suo secondo libro della serie, intitolato “L’assedio di Velus Rhodalia

Avevamo già letto e apprezzato il primo libro Lightbringer, che fa parte dell’Universo relativo a I Cancelli di Hynterion e che si preannuncia appunto come una gigantesca saga.

Ho già detto a Filippo, come questo secondo libro sia davvero molto diverso nello stile, rispetto al primo. Immagino che questa sia una tua scelta Filippo: un primo romanzo ricco di misteri e un secondo libro vivacissimo e soprattutto basato su avventure spaziali.

Filippo: Nel primo libro ho provveduto a cementare un primo worldbuilding e a delineare i personaggi principali. Lightbringer rappresenta il culmine della grande sfida umana, del grande sogno; ho voluto fotografare l’istante in cui la nostra specie acquisirà la capacità di viaggiare nell’iperspazio e, di conseguenza, la possibilità di esplorare davvero nuovi mondi. Se ben ricordi, all’inizio di Lightbringer, ambientato nel ventiseiesimo secolo, l’umanità è ancora confinata all’interno del sistema solare e cerca disperatamente di compiere la sua evoluzione finale. Tuttavia, cosa serve agli esseri umani per guadagnarsi un posto tra le stelle? Non basta certo l’XHF-23 Lightbringer, la nave più avanzata mai concepita dall’umanità, ma qualcosa di più profondo, da cercare dentro di noi, ed ecco che il mio primo libro immortala il dies a quo, il momento nel quale l’uomo raggiunge la consapevolezza necessaria per sfidare il grande abisso. La tecnologia non va da nessuna parte senza la cultura, senza uno zoccolo duro di valori riconosciuti e condivisi da tutti gli umani. L’elemento portante della mia storia è l’equilibrio dell’universo, l’umanità non potrà mai affrontarlo prima di aver raggiunto il proprio. In L’Assedio di Velus Rodhalia, invece, siamo andati oltre. Qui, il nuovo potere dell’umanità verrà subito messo alla prova da un’accorata richiesta di soccorso proveniente dallo spazio profondo.

I personaggi, che erano il piatto forte nel primo romanzo, non sono di fatto cambiati, compreso un misterioso scienziato che proviene dal nostro mondo, ma da un’epoca totalmente diversa.

Questa trovata è stata fortissima in Lightbringer, e infatti ti avevo consigliato di non parlarne subito nella presentazione de “L’Assedio di Velus Rodhalia.” Ma ovviamente non si potrà continuare a non parlarne. Intendo il famoso scienziato del passato… Come ti comporterai su questo argomento? Nel primo libro il nome dello scienziato è stata ‘la sorpresa’. E adesso?

Filippo: Egli e il suo amico gatto sono l’asse portante della narrazione passata, attuale e futura della storia che sto raccontando, ma già negli eventi narrati in L’Assedio di Velus Rodhalia siamo già ben oltre la sorpresa del primo libro. Non svelo il suo nome in pubblico per non rovinare la sorpresa a chi decide di iniziare a leggere la mia storia.

Una cosa che i lettori si potrebbero chiedere è perché la saga faccia riferimento a “I Cancelli di Hynterion” che di fatto non appaiono mai nel primo libro e qui sono solo accennati. Da quel che capisco sono qualcosa come i ‘Draghi’ di Dungenons and Dragon, talmente potenti da non comparire mai nel gioco, se non in qualche coraggioso, o ingenuo finale.

Filippo: In realtà in L’assedio di Velus Rodhalia cominciamo ad avere un approccio diretto con uno di questi Cancelli. Certo, allo stato attuale l’elemento che dà il titolo alla saga si è visto ancora poco, ma ecco, la storia continua…

Non riesco, visto quel che è stato già proposto, a capire quanti libri potranno completare la saga: cosa hai in mente? Una cosa tipo Dune?

Filippo: Al momento mi limito ad annunciare che nel 2023 uscirà il terzo romanzo. Inoltre, vi ricordo che è già presente un racconto breve, dal titolo Dodici Ore, la cui prima stesura è presente anche nel tuo sito Nuove Vie, il quale fa parte dello stesso universo letterario de I Cancelli di Hynterion. Gli eventi narrati in quelle pagine, che poi ho riscritto in una nuova versione, sono canonici rispetto a quanto accade in Lightbringer e in L’Assedio di Velus Rodhalia. Ho intenzione di pubblicare, sempre nel 2023, un nuovo racconto canonico. Ancora, c’è anche un progetto crossmediale che sto portando avanti con l’instancabile Emilio Valotti, alias The Unbounds, dove alcuni eventi antecedenti quanto accaduto in Lightbringer vengono da lui descritti nel suo canale Youtube. Infine, nelle due pagine social, Facebook e Instagram, de I Cancelli di Hynterion sono presenti numerose immagini che ricreano le ambientazioni e i personaggi incontrati nei miei libri.

Non a caso mi è venuto da parlare di D&D (Dungeons and Dragon) e di Dune: le due cose hanno in comune un Universo talmente complesso da necessitare di svariate appendici. Tra cui un elenco di ruoli e di personaggi, come infatti hai fatto tu alla fine del romanzo. Anche se ti avevo vagamente sconsigliato di farlo, alla fine ti confesso di aver cambiato idea, perché il lettore riesce a capire meglio l’ambientazione con questa tua trovata.

Filippo: È inevitabile che una storia così complessa e articolata debba essere supportata da un cast di personaggi adeguato. Pensiamo a Dune, a Star Wars, a Star Trek, impossibile ricordare tutti. Mi sono reso conto, dopo aver concluso la stesura di L’Assedio di Velus Rodhalia, che un indice finale era necessario. Ovviamente, quando uscirà il terzo volume, questo indice andrà ad ampliarsi ulteriormente.

E per finire, Filippo, facci capire come va il proseguimento del tuo progetto.

Filippo: Ho notato che piano piano si sta creando una piccola base di persone che apprezza la mia storia e mi segue sia sulle pagine social che sui video di Emilio. Uno dei miei obiettivi è quello di confrontarmi con il mercato internazionale, dove, come ben sai, la fantascienza ha un riscontro ben diverso rispetto a quello italiano, assai più piccolo e meno recettivo rispetto al genere. Non vi anticipo altro ma sto lavorando anche in quel senso.

Sarebbe bello poter acquistare i due romanzi raccolti in un unico libro, ma per il momento i lettori dovranno fare due acquisti. Per chi ama la fantascienza spaziale, quella proprio ‘fanta’, più ‘scienza’ delle origini, ma con piglio decisamente moderno questo progetto di Filippo Zelli è quel che ci vuole.

Buona lettura.

 

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nato nel 1944, non ha tempo di sentire i brividi degli ultimi fuochi della grande guerra. Ma di lì a poco, all'età di otto anni sarà "La Guerra dei Mondi" di Byron Haskin che nel 1953 lo conquisterà per sempre alla fantascienza. Subito dopo e fino a oggi, ha scritto il romanzo "Nuove Vie per le Indie" e moltissimi racconti.

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Ha iniziato a scrivere nel gennaio 2020, quasi per gioco, poi con il lockdown ha profuso più impegno nel suo progetto, non potendo dedicarsi alla sua professione ufficiale di avvocato che aveva subito uno stop. I cancelli di Hynterion altro non è che l’universo letterario che Filippo ci vuole proporre e che lo terrà impegnato a lungo.